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Presentato il libro di Gabriele Lucci

“Il mio desiderio era quello di portare a L’Aquila il caleidoscopico mondo dello spettacolo”

Si è svolta ieri pomeriggio presso Casa Onna ad Onna (AQ) la presentazione dell’Ultimo libro di Gabriele Lucci “Biografia di un Desiderio” edito da L’ Atalante.

Scrittore e creatore all’Aquila di un vero e proprio sistema cinema, Lucci ci racconta, come in un avvincente romanzo, un lavoro fatto di difficoltà e successi, momenti bui e di gloria che ha portato,con il supporto di bravi collaboratori, alla nascita nel capoluogo della regione Abruzzo di uno dei primi cineclub in Italia nel 1976, alla creazione dell’Associazione La Lanterna Magica, dell’Accademia dell’Immagine, della Film Commission e della ristrutturazione del Cinema Massimo dell’Aquila divenuta una sala di film d’Essai.

Per la prima volta una città di provincia è diventata il fulcro del dibattito e della ricerca sull’immagine, facendo confluire all’Aquila nomi di primissimo piano del Cinema internazionale. Un lavoro che ha coinvolto e reso protagonista un luogo con la sua comunità; basti pensare a quanti giovani e adolescenti aquilani hanno potuto partecipare alle varie edizioni di una Città in Cinema, svoltesi negli anni ’80, lavorando gomito a gomito con i più importanti registi, montatori, direttori della fotografia e via dicendo. Una storia incredibile, articolata nel libro in sei capitoli che hanno titoli tratti da film famosi, contestualizzata con il periodo storico di riferimento. Una storia che termina con il sisma del 2009, quando le macerie fisiche e non solo, hanno reso impossibile la rinascita di un sistema che oggi, grazie a questo volume, diventa patrimonio di tutti ed eredità per le generazioni future.

“Il mio desiderio – dichiara Gabriele Lucci – era quello di portare all’Aquila il caleidoscopico mondo dello spettacolo. TUTTI HANNO UN DESIDERIO. Ed è quello che spinge ad esempio i ragazzi e le ragazze verso il futuro. Ma come domando io nel libro: a sostenerli sarà il desiderio dell’avventura in giro per il mondo o quello di portare quel mondo in casa? Quei giovani, e mi cito ancora, dovranno capire innanzitutto come conciliare i propri desideri con una realtà molto pragmatica, ruvida, diurna, che non ama i sogni e che induce spesso alla resa.”

La presentazione di Biografia di un desiderio si è svolta in forma di dialogo tra lo stesso Lucci, il giornalista e storico Paolo Mieli e il regista Marco Tullio Giordana che ha vissuto molti momenti dell’esperienza raccontata nel libro e che così lo definisce “…un modello di eleganza e di impaginazione, con foto preziose e mai dispersive, un documento eccezionale…” mentre per Mieli ” Il libro è un viaggio appassionato nella memoria cinematografica. Il lettore segue l’autore in un percorso senza sosta, dove non mancano momenti personali e professionali. Un racconto biografico che sembra a sua volta un film.”

Biografia di un desiderio e un libro importante, di quasi 400 pagine e tantissime fotografie, suddiviso in sei capitoli ed un’ appendice, nei primi quattro sono raccontati i momenti fondamentali che hanno portato alla creazione di un sistema cinema all’Aquila; gli ultimi due riguardano il momento attuale con alcune riflessioni sul futuro post pandemico. L’appendice Storie di Ordinaria Follia si riferisce, invece, a quanto accaduto nel periodo post sisma 2009 come un momento emblematico del rapporto spesso conflittuale tra politica e cultura.
Questo libro nasce dall’urgenza di alcune domande che l’autore si è posto a cui ognuno può dare una sua risposta “è possibile realizzare il proprio progetto di vita restando nel luogo dove si è nati? Anche se si è cresciuti e si vive in un microcosmo, un piccolo paese o in provincia….O forse è fuori, altrove, che si può realizzare più facilmente un progetto, perché è indispensabile odorare il nuovo da vicino, viverlo, migrare non solo con la testa ma con tutto se stesso?

Gabriele Lucci ha creato all’Aquila, tra il 1976 e il sisma del 2009, un vero e proprio Sistema-Cinema costituito dall’Accademia dell’Immagine, l’Istituto cinematografico la “Lanterna magica”, L’Aquila Film Commission, l’Archivio dei Mestieri del cinema, la Cineteca e la Mediateca regionale. Direttore scientifico per diversi anni della sezione Cinema di Mondadori-Electa ha curato monografie dedicate a premi Oscar italiani, l’ultima su Ennio Morricone (Efebo d’oro miglior libro di cinema 2008), e per la collana “Dizionari del cinema” ha scritto volumi sui generi cinematografici tradotti in vari Paesi. I suoi lavori sono stati recensiti dalle più importanti testate nazionali e internazionali e per l’attività svolta a favore del cinema ha ricevuto a Hollywood il tributo dell’American Society of Cinematographers. Dopo il sisma ha intensificato la sua attività di scrittore, nella narrativa con “La diabolica ossessione” e “Il tataurso imperiale”, nel teatro con la pièce “Stazione di transito”, presentata a New York in occasione del mese italiano della Cultura.

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