L’ex assessore all’ambiente del Comune di Avezzano Crescenzo Presutti, tirato in ballo, non si tira indietro. Sono giorni di fuoco, in cui i due candidati alla carica di sindaco per la città, da un lato Di Pangrazio e il fronte anti-Lega e dall’altro Genovesi e il Centrodestra senza Forza Italia, stanno incontrando le varie voci politiche del territorio e i candidati delle altre coalizioni, rimaste indietro per volere degli avezzanesi. L’obiettivo è tentare una quadra, la costruzione di un “esercito” solido, per entrambi gli schieramenti, in vista della sfida di ottobre, in cui verrà eletto il nuovo primo cittadino della città.
“La città ha scelto – dice Presutti – chi mandare alla sfida finale e non si tratta né della Taccone e né di Mario Babbo. A questo punto, io che nemmeno sono rientrato in Consiglio comunale, non sarei nemmeno libero di scegliere da che parte stare? Io scelgo di non stare dalla parte della Lega, poi se qualcuno gioca di malizia e dice che sono in cerca di poltrone è perché cova del marcio, cosa che non mi appartiene”.
“Io – continua l’ex assessore della passata legislatura – non ho stretto accordi, non ho siglato apparentamenti. Ad oggi, poi, e dico la verità, nessuno mi ha promesso un assessorato in Giunta. Io sono un cittadino di Avezzano, esattamente come gli altri, e voterò al ballottaggio. Questo perché l’esito delle elezioni comunque produrrà un effetto sulla città che comunque mi coinvolge come cittadino libero di questo Comune. Sono state dette delle menzogne sul mio conto, menzogne diffamanti. Io innanzitutto ho appoggiato Anna Maria Taccone, e lo ribadisco, perché credo in un’alternativa sia a Genovesi che a Di Pangrazio, ma la città non ci ha premiato, nonostante abbia ottenuto, come candidata a sindaco, 4000 preferenze circa, che non sono poche”.
Crescenzo Presutti, cioè, ha reso manifesta la sua volontà di appoggiare, al secondo turno di votazione, l’ex sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, per scongiurare l’avanzata della Lega. “Posso dire quello che penso o nemmeno posso più votare alle urne?”.