INFO MEDIA NEWS
NEWS Politica SLIDE TV

Primo maggio, Acerbo: “Boicottare catene aperte”

Acerbo: "Liberalizzazione selvaggia che non c'è in altri Paesi Ue"

Rifondazione Comunista invita a boicottare tutte le catene commerciali che oggi, Primo Maggio, sono aperte “grazie alla norma iperliberista votata da centrodestra e Pd ai tempi del governo Monti”.

Il segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Maurizio Acerbo, insieme ad Antonello Patta, responsabile lavoro del partito, ricorda la “vergognosa legge sul commercio che Lega e M5S avevano promesso di abolire, ma che dopo cinque anni è ancora lì, nonostante le proteste sindacali.

Questa liberalizzazione selvaggia che non c’è in altri Paesi dell’Ue – dichiarano – ha consentito l’ipersfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori della grande distribuzione, ma anche una concorrenza sleale nei confronti del piccolo commercio e degli esercizi di vicinato”.

I lavoratori, proseguono, “sono molto ricattabili e tutti sanno che sono costretti a lavorare oltre l’orario contrattuale e a rinunciare a giorni di riposo. Come ha confermato una recente sentenza della Corte di Cassazione, il datore di lavoro non può obbligare un dipendente a lavorare in un giorno festivo, anche se è infrasettimanale. Però, senza più articolo 18 e con i contratti precari lavoratrici e lavoratori quasi sempre subiscono angherie da parte di catene che praticano comportamenti intimidatori verso chi fa sindacato, come accaduto – ricordano gli esponenti di Rifondazione – nel supermercato Aldi di Trieste con il licenziamento del delegato Filcams-Cgil Giovanni Manca, con la scusa di un mancato reso di 45 centesimi”.

Altre notizie che potrebbero interessarti

Giro, Marsilio: “Iilluminazione del Gran Sasso, c’è sinergia”

Incontro con sindaci, Parco e Gal che propone candidatura Unesco
mariantonellademichele

Il Gospel scalda il cuore di Avezzano

Al Teatro dei Marsi lo spettacolo pirotecnico del Gospel del Virginia Union Choir
Redazione IMN

Frode in commercio per una ditta di produzione di caffè: denunciato l’amministratore

Redazione IMN