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Primo maggio, Pezzopane in difesa di Fedez

Fedez all'attacco della Lega: "La Rai voleva censurarmi". Oggetto del contendere: la lista di frasi omofobe con i nomi di chi le ha pronunciate

La deputata abruzzese del Pd, Stefania Pezzopane, prende posizione a favore del noto rapper italiano Fedez, che ieri sul palco del concertone del Primo maggio ha scatenato una vera polemica, con il suon attacco frontale alla Lega.

Un Concertone che a metà pomeriggio ha cominciato a prendere una direzione diversa da quella della sola maratona musicale, pure parecchio corposa con oltre 40 artisti coinvolti, deviando verso lo scontro politico via social e via comunicati roventi. Protagonista contro tutti, Fedez.

E nel ruolo di tutti, da una parte la Rai, accusata di averlo sottoposto a censura preventiva, dall’altra la Lega nel mirino del cantante in particolare per le posizioni omofobe e per l’ostruzionismo al DDL Zan.

La Rai, per altro, ha prima smentito con una nota di Rai3 che successivamente Viale Mazzini ha precisato essere stata condivisa dall’ad Fabrizio Salini, poi il presidente Marcello Foa ha a sua volta spiegato in un’altra nota che quel testo non era stato sottoposto alla sua approvazione come è consuetudine. Infine Rai3 è stata messa alla berlina dallo stesso Fedez che a tarda serata ha pubblicato un video in cui riprende una telefonata con la vice direttrice di Rai3 e con i suoi collaboratori in cui si sente chiaramente la richiesta di evitare riferimenti.

Oggetto del contendere, la lista di frasi omofobe con i nomi di chi le ha pronunciate (esponenti della Lega) contro i gay. Alla fine, Fedez è andato sul palco e quel monologo lo ha fatto come lo aveva preparato: “me ne assumo ogni responsabilità”, rivendicando la libertà di espressione di un artista sul palco.

LA NOTA DI STEFANIA PEZZOPANE

Ieri sera Fedez è salito sul palco del Primo maggio. E, dopo aver cantato, ha cominciato a cantarle a tutti sul Ddl Zan, facendo nomi e cognomi in diretta tv, davanti a milioni di persone.

“Hanno detto che ci sono altre priorità in questo momento di pandemia rispetto al ddl Zan, e allora vediamole queste priorità” ha detto. “Il Senato non ha avuto tempo per il ddl ZAN perché doveva discutere l’etichettatura del vino, la riorganizzazione del Coni, l’indennità di bilinguismo ai poliziotti di Bolzano e per non farsi mancare nulla il reintegro del vitalizio di Formigoni. Quindi secondo Ostellari probabilmente il diritto al vitalizio di Formigoni è più importante della tutela dei diritti di tutti, e di persone che vengono quotidianamente discriminate fino alla violenza. Ma a proposito di diritto alla vita, il presidente dell’associazione Pro-vita, l’ultracattolico e antiabortista Jacopo Coghe amicone del leghista Pillon in questi mesi è stato la prima voce a sollevarsi contro il ddl zan. L’antiabortista non si è accorto però che il Vaticano ha investito più di 20 milioni di euro in un’azienda farmaceutica che produce la pillola del giorno dopo.

“Quindi cari antiabortisti, caro Pillon” ha concluso. “Purtroppo avete perso troppo tempo a cercare il nemico fuori, e non vi siete accorti che il nemico ce l’avevate in casa. Che brutta storia”.

Davvero volevate censurare Fedez? Ma si può censurare un artista? Mai e poi mai e giammai dal palco del concerto del Primo maggio.

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