Dare continuità all’approvvigionamento idropotabile durante l’esecuzione di messa in sicurezza del Sistema Idrico del Gran Sasso: con questo obiettivo è stata firmata una convenzione tra il Commissario Straordinario per la Sicurezza del Sistema Idrico del Gran Sasso, Pierluigi Caputi, e Gran Sasso Acqua S.p.A., gestore del Servizio Idrico Integrato, per lo svolgimento di attività di progettazione e di stazione appaltante per realizzare le opere di captazione e di derivazione di acqua ad uso umano dall’invaso di Campotosto (L’Aquila) con interconnessione all’acquedotto del Chiarino, previa potabilizzazione, lato aquilano.
L’importo complessivo dell’intervento è quantificato in 19 milioni di euro.
Gli interventi complementari esterni alle gallerie autostradali, si legge in una nota, erano stati previsti nel Quadro Esigenziale, atto di indirizzo e di percorso programmatico del Commissario Straordinario.
“I potabilizzatori rappresentano uno strumento indispensabile per poter eseguire interventi di messa in sicurezza dell’acquifero all’interno delle gallerie – dichiara nella nota il Commissario Caputi – Senza questi non ci sarebbe la possibilità, durante i lavori, di garantire il mantenimento dell’attuale quantità di dotazione idropotabile. Grazie ai potabilizzatori esterni non ci sarà né sospensione né riduzione di un servizio essenziale quale quello acquedottistico. Esprimo viva soddisfazione per il fattivo spirito collaborativo – prosegue Caputi – e per l’interesse espresso dall’Ente gestore del servizio idrico di supportare le attività della struttura commissariale, impegnandosi ad assumere le funzioni di Stazione Appaltante per gli interventi e, quindi, a curare le fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione dei lavori”.
Al termine delle opere in galleria, conclude Caputi, “il potabilizzatore di nuova concezione, rimarrà in dotazione fissa al gestore del servizio idrico che potrà disporne per ogni futura emergenza”.
“Questo intervento rappresenta un passo cruciale nella gestione integrata del ciclo idrico – commenta il presidente di Gran Sasso Acqua, Ivo Pagliari – Si tratta di un’azione senza precedenti per il territorio aquilano, pensata non solo per garantire l’erogazione idrica e prevenire eventuali emergenze legate agli interventi di messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso, ma anche per rafforzare l’intero sistema di gestione delle risorse idriche. L’infrastruttura, infatti, andrà a integrare le tipologie di approvvigionamento già esistenti, sorgenti e pozzi, costituendo una nuova e fondamentale risorsa idrica per il nostro territorio. È importante sottolineare l’ottima sinergia tra la struttura commissariale e Gran Sasso Acqua S.p.A., che renderà possibile la realizzazione di un intervento strategico per affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici che già quest’anno hanno evidenziato una consistente diminuzione delle portate delle fonti di approvvigionamento gestite dalla Gsa.”