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Progetto BIOINSPIRESENSING dell’Università di Teramo

Un passo avanti verso i sensori innovativi, destinati a rivoluzionare i dispositivi medici. La rete BioInspireSensing ha offerto opportunità formative uniche a 11 giovani ricercatori.

Il progetto BioInspireSensing, pionieristica iniziativa europea ETN/ITN Marie Skłodowska-Curie (accordo di finanziamento n. 955643), ha completato con successo la sua missione di formare la prossima generazione di scienziati nello sviluppo di sensori impiantabili innovativi ispirati alla biologia.

Il progetto – che ha avuto come capofila per l’Università di Teramo il Dipartimento di Bioscienze e tecnologie agro-alimentari e ambientali – ha permesso la creazione di una rete di formazione transnazionale, ha riunito le principali istituzioni accademiche, aziende di punta e esperti di settore di tutta Europa e ha favorito strette collaborazioni tra il mondo accademico e l’industria, rafforzando la posizione dell’Europa come leader globale nell’innovazione tecnologica nel settore medico.

«La rete BioInspireSensing – ha spiegato Enrico Dainese, direttore del Dipartimento e coordinatore del progetto dell’Università di Teramo insieme a Sergio Oddi – ha offerto opportunità formative uniche a 11 giovani ricercatori in fase iniziale dotandoli delle competenze e dell’esperienza necessarie per contribuire in maniera significativa nei settori dei dispositivi medici e della biotecnologia. Questi giovani ricercatori hanno acquisito esperienza pratica in diversi ambiti, tra cui biochimica, biologia molecolare, ingegneria e scienza dei materiali, collaborando anche direttamente con aziende leader del settore. Inoltre, sono stati forniti loro strumenti per lo sviluppo delle competenze trasversali, preparando così i ricercatori per carriere ad alto impatto sia in ambito accademico che industriale».

Il progetto ha fornito importanti intuizioni sui canali ionici, progettando, caratterizzando e selezionando nuovi mutanti del canale ionico ASIC1a per il rilevamento del pH e mutanti del canale ionico TRPM8 per il rilevamento della temperatura. È stata ottimizzata l’integrazione di specifici canali ionici in membrane biomimetiche. Inoltre, è stata sviluppata con successo una piattaforma biomimetica per supportare colture cellulari in forma di sfere 3D in condizioni di perfusione, simulando ambienti in vivo».

«Questa piattaforma – ha aggiunto Dainese – rappresenta uno strumento prezioso per la validazione preclinica dei sensori, con potenziali applicazioni nella ricerca sul diabete, sulle malattie renali e sul microambiente tumorale. Il progetto ha anche portato allo sviluppo di un sistema di riconoscimento basato su peptidi di colesterolo, insieme ad altri biosensori e immunosensori utilizzanti punti quantici di carbonio funzionalizzati. Questi sistemi consentono la rilevazione di analiti come dopamina e biomarcatori per la diagnosi precoce della trombosi, dimostrando un forte potenziale per valutare la funzionalità e l’affidabilità dei sensori».

Sulla base di questi risultati, le future ricerche potranno concentrarsi sul miglioramento della sensibilità e della specificità dei sensori a base di canali ionici per applicazioni biomedicali più ampie. L’ulteriore ottimizzazione delle membrane biomimetiche e delle piattaforme per colture 3D potrebbe consentire una modellazione più accurata di ambienti fisiologici complessi, migliorando le capacità di modellazione delle malattie e lo screening dei farmaci.
REDAZIONE UFFICIO STAMPA

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