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Progetto d’eccellenza del Gal Gran Sasso Velino: le vie dell’acqua

Alla scoperta del Sirente sulle vie dell'acqua. Il progetto rappresenta un’azione pilota di tutela e valorizzazione ambientale sul tema dell’acqua nelle sue diverse forme e nelle sue differenti strutturazioni paesaggistiche. Paolo Federico: "Unicum nel panorama regionale".

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Undici luoghi di rara bellezza incastonati in un percorso escursionistico di oltre 20 Km. Questi i numeri del progetto “L’Acqua del Sirente” voluto dal GAL Gran Sasso Velino. L’intervento che ha interessato i comuni ricadenti nell’area del parco Naturale Sirente Velino del versante della Valle Subequana è nato per dare un sostegno in un settore in forte ascesa come il turismo.

“Siamo molto attenti alle dinamiche del territorio” – afferma Paolo Federico, Presidente del GAL Gran Sasso Velino -“e questo progetto, che fa parte del Piano di Sviluppo in grado di destinare risorse specifiche alle aree interne ed in particolare, in questo caso, all’Area Subequana, viaggia nella direzione giusta. Infatti, abbiamo messo a punto un abbinamento eccezionale facendo sposare i corsi d’acqua e bacini imbriferi con le bellezze paesaggistiche, storiche e architettoniche della zona. Il tutto, possiamo dire senza essere tacciati di esagerazione, per offrire un unicum nel panorama regionale. Il progetto per questo intitolato L’Acqua del Sirente è stato realizzato per fare la differenza e puntare ad attrarre i tanti appassionati di sport, natura, tradizioni e delle bellezze architettoniche di un territorio molto suggestivo e sempre più gettonato dai turisti”.

In particolare, l’intervento, ha messo insieme un itinerario di tutto rispetto in grado di collegare luoghi suggestivi come il Cratere del Sirente, il Laghetto Lacustre, la Cappella di San Giovanni Gualberto, Fonte Canale, Fonte dell’Acqua, Lago di Tempra, Chiesa della SS. Trinità, Chiesetta della Madonna di Loreto, Cappella di Pagliare di Tione, il Belvedere, il Pozzo. L’intervento si è basato sulla centralità del settore turistico non convenzionale che guarda fortemente all’esperienza outdoor e legato al turismo naturalistico montano. Il progetto rappresenta anche un’azione pilota di tutela e valorizzazione ambientale sul tema dell’Acqua nelle sue diverse forme e nelle sue differenti strutturazioni paesaggistiche. Non solo corsi d’acqua, quindi, ma anche bacini imbriferi.

Il tutto per fornire una particolare e unica esperienza che si basa sul binomio Parco/Paesaggio e capace di donare carattere ed identità al territorio a fini turistici.

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