E’ stato pubblicato sul sito del Consiglio regionale dell’Abruzzo l’elenco delle professioniste formate attraverso il progetto “Women on Board” 2023, lanciato da Federmanager, Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo e Consiglio regionale dell’Abruzzo, per la preparazione di manager da inserire nei Consigli d’amministrazione delle società pubbliche o partecipate.
Da questo momento sarà possibile attingere direttamente da questo elenco qualificato, come specifica l’Ansa.
“E’ stato un piacere accogliere il progetto – ha detto il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ufficializzando la pubblicazione – e ricordo che per il Consiglio regionale nominare donne nella composizione del Cda nelle società pubbliche o partecipate è un obbligo che deriva dalla norma sul rispetto della quota di genere.Ma un obbligo che ci vede pienamente concordi se pensiamo che oggi in Regione su 7 dirigenti, 4 sono donne. Credo che il cambiamento debba partire dalle donne che devono prendere maggiore consapevolezza delle proprie possibilità, perché ancora oggi molte professioniste non riescono a percorrere l’ultimo miglio per mettersi in gioco, pur avendo tutti gli strumenti per competere.
Oggi disponiamo di un elenco di professioniste formate, il corso lanciato lo scorso anno ha registrato subito il sold out e a questo punto credo che potremo pensare a tale iniziativa come un work in progress per permettere sempre l’ingresso di nuove forze”. Sul sito del Consiglio regionale è presente un link specifico PROGETTO “Women on Board” per l’accesso delle donne a posizioni di leadership.
“Sono contenta che il Consiglio regionale possa ora attingere da questa lista per la nomina di donne nei consigli d’amministrazione delle aziende partecipate dalla Regione – dichiara la presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo, Maria Franca D’Agostino – Spero che questa iniziativa, alla quale ho partecipato io stessa seguendo i corsi insieme ad altre componenti della Commissione, possa essere replicata anche quest’anno per consentire ad altre professioniste e dirigenti di acquisire competenze aggiuntive al fine di una sempre più ampia applicazione della legge Golfo-Mosca”.