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Programma “Next Appennino”: bandi da 700 milioni

È la fotografia scattata questa mattina a L'Aquila in occasione del convegno “Le aree del sisma alla prova del Pnrr”, per il rilancio economico e sociale delle aree colpite dal terremoto del 2009 e da quelli del 2016 e 2017

Per il rilancio economico e sociale delle aree colpite dal terremoto del 2009 e da quelli del 2016 e 2017, attraverso il fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) – precisamente la macro misura B del programma “Next Appennino”il sistema delle imprese e degli investimenti economici e sociali sarà finanziato per 700 milioni di euro, di cui 378 destinati al sostegno agli investimenti, 180 a turismo, cultura, sport e inclusione, 60 alla valorizzazione dell’ambiente, economia circolare e ciclo delle macerie, 82 a centri di ricerca per l’innovazione per complessivi 2.541 progetti presentati con richieste di agevolazioni pari a circa 1,5 miliardi di euro capaci di generare investimenti complessivi per oltre 2,3 miliardi di euro. Tra i progetti presentati, 744 hanno riguardato l’avvio di nuove micro e piccole imprese per il 79,3% nel cratere sisma 2016 e per il restante 22,7% nel cratere sisma 2009.

È la fotografia scattata questa mattina in occasione del convegno “Le aree del sisma alla prova del Pnrr”, organizzato e promosso dal Comune dell’Aquila al quale, moderati dal vice direttore del Tg2 Maria Antonietta Spadorcia sono intervenuti il sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy, Fausta Bergamotto, il sindaco, Pierluigi Biondi, il presidente della Regione, Marco Marsilio, il commissario sisma 2016 Guido Castelli, rappresentanti di Invitalia, Abi e Unioncamere, e che si sarebbe dovuto concludere con l’intervento del ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, trattenuto a Roma per i lavori parlamentari.

La misura B ha come obiettivo quello di migliorare la capacità competitiva dei territori e l’imprenditorialità della popolazione residente attraverso la nascita di nuove imprese, il consolidamento di quelle esistenti, l’innovazione, lo sviluppo e la crescita occupazionale, la rigenerazione urbana, la transizione ecologica e digitale. All’interno del cratere 2016, il 60% delle istanze proviene dalla regione Marche, il 13,9% dall’Abruzzo, il 10,1% dall’Umbria, il 16% dal Lazio.

La misura B di NextAppennino si compone di nove sottomisure che andranno a sostenere, tra le altre cose, quattro grandi investimenti nel cratere 2009 (con un investimento medio di 50,5 milioni di euro) e undici in quello 2016 (con un investimento medio di 44,6 milioni di euro) nei settori farmaceutico, manifatturiero, dei servizi e alimentare; 92 investimenti di media dimensione con contratti di sviluppo e per il ciclo delle macerie; oltre all’avvio di microimprese con prevalenza nel settore di servizi di ricezione e ristorazione.

Una menzione particolare merita la misura rivolta a cultura, turismo e sport che, a fronte di una dotazione di circa 60 milioni di euro, ha ricevuto richieste di contributi per 101 milioni di euro, a fronte di oltre 132 milioni di euro di investimenti. In totale le domande presentate sono state 205: 34 relative ai comuni abruzzesi del cratere 2009 (17,4 milioni); 21 relative ai comuni abruzzesi del cratere 2016 (4,5 milioni); 14 sono arrivate dai comuni del Lazio (6,6 milioni); 94 dalle Marche (48,8 milioni) e 42 dall’Umbria (18,2 milioni). Circa la metà delle imprese che hanno fatto domanda (110) sono realtà consolidate, le imprese nuove o comunque costituite nel 2022 sono 63, le restanti 32 sono state costituite prima del 2022. La provincia con il numero di richieste più alto è quella di Macerata (49), a seguire Perugia (37), Ascoli Piceno (34) e L’Aquila (31).

Alla misura B, di cui è stato oggetto il convegno, si aggiunge la A destinata a città e paesi sicuri, sostenibili e connessi. La responsabilità degli interventi di entrambe le misure è affidata ad una cabina di coordinamento composta dal commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, che la presiede, dal responsabile della Struttura Sisma Abruzzo 2009, dal capo Dipartimento Casa Italia, dai presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e dai rappresentanti dei sindaci delle quattro regioni. Per la gestione degli interventi, i soggetti attuatori si avvalgono di Invitalia, di Unioncamere e delle società di sviluppo regionali.

“Questa giornata è la tappa intermedia di quel percorso avviato con la presentazione delle opportunità dei bandi di questo grande progetto. Una programmazione che arrivava a valle di un intenso lavoro di confronto con il commissario, il presidente Marsilio e tutti gli altri attori istituzionali. Oggi raccogliamo i risultati e la risposta ai bandi è segno di una grande vivacità del tessuto produttivo, di una grande voglia di nuovi insediamenti, di rinnovamento e consolidamento delle aziende. Stiamo lavorando per accompagnare questo processo garantendo una capacità della Pubblica amministrazione di essere efficace ed efficiente – ha commentato il sindaco Biondi -. Ringrazio tutti i partecipanti al convegno – gremito di rappresentanti di tutte le categorie – alla moderatrice Spadorcia e a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa, tra cui il consigliere comunale con delega al sostegno alle imprese del cratere sismico 2009 Livio Vittorini”.

“Unioncamere gestisce tre bandi per complessivi 180 milioni di euro destinati al sostegno dei settori economici di cultura, turismo e sport, alla valorizzazione del patrimonio pubblico, all’inclusione sociale, la cooperazione e il terzo settore. Dai dati delle domande presentate emerge la grande vitalità e una forte risposta dei territori e i contributi richiesti sono ben superiori alle pur ingenti risorse disponibili”, ha fatto osservare Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere. “Questo in particolare riguarda i progetti di valorizzazione del patrimonio pubblico, ma anche per quanto riguarda le imprese registriamo un deficit tra richieste e disponibilità. Per quanto riguarda i bandi destinati ai settori produttivi, la metà interessa la ricettività”.

“Nell’ambito di NextAppennino Invitalia è stata individuata come soggetto delegato alla realizzazione della macro-misura B ‘Rilancio economico e sociale’ del Pnc al Pnrr, con una dotazione finanziaria pari a 438 milioni di euro. Gli interventi previsti hanno l’obiettivo del rafforzamento delle condizioni socioeconomiche, della rigenerazione del tessuto urbano, della promozione della residenzialità e della creazione di soluzioni innovative per favorire la transizione ecologica e digitale. La nostra Agenzia è da tempo impegnata in Abruzzo e la risposta molto vivace e reattiva alle misure introdotte dal Piano Complementare conferma l’interesse degli imprenditori a voler investire nelle aree interessate dal sisma, la vitalità del territorio e la volontà di cogliere ogni opportunità di crescita del sistema produttivo locale, in un’ottica di trasformazione digitale ed ecologica, di sostenibilità ambientale, di economia circolare. La dimostrazione che gli incentivi da soli non bastano e che quando le istituzioni nazionali e locali, il mondo delle imprese e il sistema della finanza riescono a collaborare virtuosamente, i risultati sono concreti e positivi”, ha detto Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Invitalia.

Il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, intervenendo per testimoniare l’impegno delle banche a fianco delle istituzioni della regione Abruzzo per supportare famiglie e imprese nella ricostruzione ha evidenziato la proposta “sulla sospensione, in via strutturale, dei finanziamenti per il periodo necessario al ripristino dello stato di agibilità degli immobili danneggiati e la copertura dei relativi interessi di sospensione attraverso il Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa che copre gli oneri di sospensione in favore di soggetti in difficoltà nel pagamento delle rate”.

Allo stesso tempo ha ribadito l’impegno delle banche per contribuire al meglio alla realizzazione del Pnrr nei tempi previsti: “È opportuno rafforzare e ampliare la rete di garanzie pubbliche a supporto dell’attività delle banche. Il Fondo di garanzia per le Pmi e la Sace già offrono prodotti validi per queste finalità; si tratta di semplificare – ove necessario – le procedure di accesso e provvedere ad un loro rifinanziamento, adeguato alla dimensione della sfida che abbiamo di fronte”, ha concluso.

“Sappiamo quanto sia difficile riuscire a prendere le risorse in Italia, devo dire che da questo punto di vista, nonostante le molte difficoltà, abbiamo sbloccato le prime graduatorie che sono state alla fine definite in tempi anche molto rapidi. Sono 1280 progetti di impresa per circa 500 milioni di investimento individuati in questa prima fase cui seguirà, tra l’altro, un’altra serie di approvazioni di graduatorie molto importanti anche per l’Abruzzo e per L’Aquila. Rappresentano anche investimenti di sviluppo per contratti molto grandi anche sopra a 20 milioni e da un milione e mezzo a 20 milioni, insomma, davvero una strategia che cerca di presidiare tutte le latitudini delle vulnerabilità del cratere 2009 e 2016, quindi credo di poter dire che, anche grazie al sindaco Biondi, parte integrante dei lavori della cabina di regia insieme al governatore Marsilio, che ha saggiamente orientato la programmazione di questo Next Appennino, ci si possa dire già soddisfatti. Noi comunque a testa bassa continuiamo a lavorare” così il commissario per la ricostruzione del sisma del Centro Italia 2016-2017, Guido Castelli.

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