Sotto gli antichi disegni che raccontano la ricostruzione fisica e morale della città dopo il terremoto del 1915, la sala consiliare del Comune di Avezzano si è trasformata in un crocevia di idee e visioni. Là dove le pitture raccontano di macerie e rinascita, oggi si parla di educazione, giovani e futuro.
Davanti a una platea fitta di dirigenti scolastici, insegnanti e rappresentanti del mondo sociale e formativo, il sindaco Giovanni Di Pangrazio, l’assessore regionale a formazione, istruzione e politiche sociali Roberto Santangelo, il vicesindaco Domenico Di Berardino (deleghe a scuola e sociale), il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Massimiliano Nardocci, l’assessore del comune di Sulmona Federica La Porta, il presidente del consiglio comunale Fabrizio Ridolfi e il consigliere Mario Babbo hanno presentato due progetti che, insieme, delineano una stessa ambizione: fare sempre più di Avezzano una città che educa e innova.
Il Filo di Arianna, un’alleanza per il benessere dei ragazzi e contro la povertà educativa
Il primo, “Il Filo di Arianna”, è già realtà. Finanziato dal Programma Regionale FSE+ Abruzzo 2021-2027 per un valore complessivo di 791 mila euro, vede il Comune di Avezzano capofila dell’Ambito Sociale Distrettuale n. 3, insieme all’Ambito n. 4 “Peligno” di Sulmona, alla ASL 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila e a una rete di 15 scuole e 10 enti del terzo settore.
Una partnership ampia e concreta per favorire il benessere piscologico e sociale, contrastare la povertà educativa minorile e sostenere la crescita di bambini e adolescenti in un ambiente di fiducia e pari opportunità. Il progetto, presentato dal vicesindaco Domenico Di Berardino e dall’assessore di Sulmona Federica La Porta, ha visto il capoluogo marsicano “correre” insieme alla città peligna, e arrivare primo in Abruzzo nel bando regionale. L’iniziativa attiva laboratori educativi, artistici e sportivi, percorsi di affettività e sostegno alla genitorialità, fino a un servizio stabile di psicologia scolastica: un vero presidio di ascolto e prevenzione nelle scuole del territorio. Non a caso erano presenti in sala la dottoressa Maria Pia Legge della Asl 1 Abruzzo, e la presidente della CPO regionale Rosa Pestilli.
Partito ufficialmente in queste settimane, contempla equipe multidisciplinari di educatori, psicologi e assistenti sociali che seguiranno i ragazzi da 0 a 17 anni, costruendo una rete che vuole diventare struttura permanente di comunità educante con interventi rivolti alla fascia di età da 0 a 6 anni e alle relative famiglie come l’home visiting, interventi per minori dai 5 ai 10 anni per rafforzare le competenze sociali, tecnologiche, relazionali, sportive e prevenire dipendenze e bullismo e rafforzamento del ruolo dei genitori e degli educatori anche tramite la diffusione di strumenti didattici innovativi e poi interventi per minori dagli 11 ai 17 anni focalizzati su attività extrascolastiche, di orientamento lavorativo, di educazione all’affettività e alla parità di genere
CampusLab Abruzzo, Avezzano “città in Campus”
Il secondo progetto guarda avanti, immaginando una Città Campus che unisca formazione tecnica, ricerca e impresa con la candidatura – come proposta abruzzese – per il finanziamento della progettazione di fattibilità tecnico economica, ad un bando del Ministero dell’Istruzione e del Merito. “CampusLab Abruzzo” è promosso da Regione Abruzzo, Ufficio Scolastico Regionale, IIS Ettore Majorana di Avezzano, ITS Academy Meccanica e Meccatronica, Università, con la collaborazione di Comune, Provincia dell’Aquila, IeFP e partner privati. Obiettivo, la creazione di un campus residenziale e tecnologico dedicato alla formazione post diploma.
Come ha spiegato la dirigente del IIS “Majorana” Valentina Cannizzaro – collegata da Helsinki – l’obiettivo è realizzare un campus diffuso con alloggi per studenti, laboratori avanzati, biblioteca digitale, aule di coworking, spazi sportivi e artistici, mensa, centro culturale, esercizi commerciali, campi sportivi, un parcheggio sotterraneo: un ecosistema educativo connesso da ciclovie e viali verdi, nella zona nord della città dove la scuola dialoga con l’università e con le imprese.
Un modello di rigenerazione urbana di formazione tecnico-professionale che punta a fare di Avezzano uno snodo strategico tra Roma e l’Adriatico, un luogo in cui l’innovazione si costruisce ogni giorno.
A regime, potrebbe ospitare fino a 35 studenti provenienti da fuori provincia con articolazione in due ipotesi: una dotazione minima (Polo A) realizzata in un’area, già edificata, adiacente all’IIS Ettore Majorana con materiali ecocompatibili e integrata con spazi verdi, pensata come un polo educativo e tecnologico all’avanguardia che contempla uso dell’intelligenza artificiale, laboratori Multilinguistici per offrire un’esperienza immersiva e personalizzata nell’apprendimento delle lingue, aule didattiche innovative, laboratori tecnico-professionalizzanti e laboratori di realtà aumentata e immersiva. E una dotazione aggiuntiva (polo B) che sarà realizzata in una posizione strategica, immersa nella pineta, a due passi da piscina comunale, circolo tennis, velodromo, stadio dei pini, biblioteca e dal Majorana. Il tutto, collegato da piste ciclabili. Al centro una foresteria con 42 posti letto, un centro di aggregazione per attività associative, una biblioteca monografica digitale, un’aula studio con postazioni singole e un’aula dedicata al co-working e all’auto imprenditorialità, attività sportive (basket e calcetto). La didattica sarà supportata da aule e da una sala conferenze di 200 mq. Completa l’infrastruttura un parcheggio sotterraneo a servizio degli utenti del campus.
I commenti delle autorità
“Siete arrivati primi in una valutazione severa” – ha detto l’assessore regionale Santangelo con riferimento al Filo di Arianna – prima di annunciare una serie di iniziative rivolte ai giovani e una per l’invecchiamento attivo. E poi, sul campus, ha aggiunto “dobbiamo evitare la fuga di cervelli con iniziative ambiziose”. La preside Cannizzaro ha ricostruito i passaggi del lavoro comune sul campus “Ci siamo messi all’opera con passione e ci abbiamo creduto tutti”. Ha ringraziato sindaco e vicesindaco perché “senza il supporto fattivo del comune non ce l’avremmo fatta” mentre il vicesindaco Domenico Di Berardino ha voluto richiamare l’attenzione della platea su un aspetto non secondario: sono “progetti con l’anima” ha detto.
Insomma, una bella giornata che punta – nelle parole del sindaco Di Pangrazio a “portare più in alto la città di Avezzano e incrementare le opportunità offerte ai ragazzi”
Comunicato stampa