“La situazione di sovraffollamento del Pronto Soccorso di Pescara merita sicuramente un supplemento di attenzione da parte delle Istituzioni, a partire dalla Regione Abruzzo. Senza alcuna interferenza rispetto all’indagine in corso, ritengo sia necessario focalizzare quelle che sono le criticità organizzative della struttura e gli interventi tecnico-amministrativi adottabili, utilizzando lo strumento di confronto offerto dal Comitato ristretto dei Sindaci della sanità oppure valutando la convocazione di un Tavolo straordinario tra amministratori e vertici Asl. L’obiettivo dev’essere quello di garantire il diritto alla salute dei cittadini, e al tempo stesso mettere i sanitari nelle condizioni di lavorare con serenità e passione”. Lo ha detto il presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri commentando le ultime vicende del Pronto Soccorso finito sotto la lente della Magistratura per il sovraffollamento.
“L’overboarding del pronto soccorso di Pescara affonda le sue radici lontano nel tempo, non è un problema datato 2024 – ha sottolineato il Presidente Sospiri -, ed è una criticità paradossalmente determinata dall’elevata professionalità del personale assegnato e dai qualificati standard diagnostici della struttura. Ogni giorno il nostro punto di prima emergenza sfiora i mille accessi, con utenti che arrivano da tutta la provincia, e oltre, perché al di là delle tempistiche, un percorso sanitario nella nostra struttura ospedaliera è garanzia di qualità. Peraltro il fenomeno è anche frutto di una passata politica errata che negli anni ha mortificato la sanità nella nostra provincia, e penso agli ospedali di Popoli o di Penne, spostando l’asse dell’attenzione dell’utente, che oggi, grazie ai nuovi investimenti, stiamo cercando di dirottare, riconquistando la fiducia del cittadino-utente. Ma evidentemente, se in alcuni giorni nel Pronto Soccorso di Pescara si registra la presenza contemporanea di 144 pazienti in pre-ricovero in attesa di un posto letto nei vari reparti, c’è ancora qualcosa che non sta funzionando, e non è una criticità che genericamente interessa solo la geriatria, ma più o meno tutti i reparti stanno registrando le stesse difficoltà. Pensavamo che la realizzazione del nuovo Pronto soccorso, con spazi molto più ampi e maggiori attrezzature dedicate, potesse essere un’ottima valvola di sfogo contro il sovraffollamento, di fatto oggi la disponibilità di tale area di emergenza molto più ampia ha rappresentato solo un’opportunità superiore di accoglienza, allungando anche i tempi per l’osservazione del paziente”.
“Occorre fare di più e in tal senso la Asl non può essere lasciata sola: va aperto un focus per verificare le effettive criticità nella gestione delle emergenze-urgenze – ha aggiunto il Presidente Sospiri -, cercando di capire, ad esempio, come effettivamente venga recepito dal paziente-utente il servizio on line che permette di verificare in anticipo le liste d’attesa del Pronto soccorso e quindi di scegliere se sia necessario tentare Pescara o se fattibile anche fruire delle prestazioni a Popoli o Penne, riducendo di fatto i tempi di assistenza, un servizio di cui vogliamo capire l’effettiva funzionalità o meno. A questo punto penso che, nelle more di una indagine che dovrà ovviamente fare il proprio corso, sarà opportuno aprire una finestra di confronto sulla problematica evidenziata”.