L’emergenza Incendi fa discutere anche lontano dai roghi, e le soluzioni messe in campo per la tutela dell’ambiente regionale segnano nette divisioni tra i banchi del consiglio regionale. La causa è la proroga al 15 settembre 2017 della scadenza del bando regionale che assegna 2 milioni di euro a fondo perduto anche ai conduttori privati di superfici forestali per interventi di risanamento. Il bando, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 della Regione Abruzzo, prevede tra gli interventi finanziati anche quelli relativi al rimboschimento per beneficiari privati proprietari di superfici Forestali.
«Una tentazione per i disonesti- la definisce così in una nota diramata alla stampa il consigliere pentastellato, Domenico Pettinari- che si vedono mettere sul piatto un “bocconcino succulento” che si rende ancora più gustoso con la proroga al 17 settembre, dunque lasciando intercorrere tutto il periodo estivo per fare domanda; periodo che come è risaputo è più proficuo per la diffusione di incendi boschivi.
Un’ingenuità, a voler pensar bene, che si potrebbe trasformare troppo facilmente in una “tentazione” per qualcuno. Credo che per prevenire qualunque forma di atto criminoso legato agli incendi per prima cosa bisognerebbe iniziare a modificare questi bandi togliendo tra i beneficiari i conduttori privati di superfici Forestali. Evitare, inoltre, di prorogare i termini per la presentazione delle domande di contributo proprio a ridosso della stagione estiva. Uno Paese serio, alla luce del disastro ambientale che si sta verificando in Abruzzo, dovrebbe evitare ogni tipo di “tentazione” per chi ambisce a facili e illeciti guadagni operando in questo modo. Ribadiamo che per noi è necessario riportare la gestione e la proprietà di mezzi, strutture e uomini destinati al soccorso e allo spegnimento in mano pubblica (mai più privati, società , ditte e cooperative ). Ed il buon senso dovrebbe evitare l’emanazione di bandi con finanziamenti a fondo perduto per il risanamento delle foreste i cui assegnatari siano privati cittadini . Deve essere esclusivamente il pubblico a gestire fondi e ad occuparsi degli interventi di prevenzione e risanamento. Fino a quando un solo uomo dagli incendi guadagnerà , il problema non si risolverà mai».
Fonte e foto: Ufficio Stampa M5S Abruzzo