Uncem augura buon voto ai Sindaci e agli Amministratori che oggi eleggeranno i Consigli provinciali e i Presidenti di Provincia. Si vota anche nelle Città metropolitane, dove non sempre eleggere il Consiglio vuol dire eleggere il Presidente.
“Sono elezioni di secondo grado – precisa Marco Bussone, Presidente Uncem – con una serie di evidenti complicazioni dettate dalla legge vigente. In alcune Province si elegge il Consiglio ma non il Presidente. O comunque nelle Città metropolitane per la seconda volta si sperimenta uno scellerato voto ponderato che ha determinato una corsa al voto dannosa per tutti. Perché il voto di un Consigliere comunale di un Comune piccolo, con meno di mille abitanti, vale 4 punti. Quello di un grande Comune come Torino, 853 punti.
Per uscire, quel Consigliere da 4, ha bisogno di almeno di voti che valgono 853. Un meccanismo che genera sperequazioni, rincorse a punti, campagne elettorali deviate. Eppure, anche sulla riforma del Testo unico degli Enti locali e sul voto per le Province, non risulta esserci un accordo politico tra partiti. Vi è una riforma in bozza, voluta dalla Ministra Lamorgese che, in particolare sulle Unioni di Comuni lascia molti punti in sospeso. Le prossime settimane saranno decisive per i tavoli istituzionali che devono risolvere sperequazioni anche dettate dall’ordinamento degli Enti locali”.