“L’Abruzzo deve cogliere una occasione storica che non si ripeterà: l’afflusso nei prossimi anni sul nostro territorio dei fondi del Recovery Fund e della nuova programmazione comunitaria 2021-27. Risorse cospicue per la ripresa economica dopo la crisi determinata dalla pandemia, ma pure occasione per assegnare alla nostra regione un diverso ruolo nello scenario europeo. Il governo regionale deve mettere da parte le polemiche e dimostrare quella strategia di sviluppo di lungo periodo che sinora è del tutto mancata”.
È quanto scrive in una nota Gianni Padovani, componente della Direzione Nazionale del Psi (Partito Socialista Italiano).
“Un obiettivo essenziale da cogliere è l’inserimento dell’Abruzzo nelle Reti trans-europee di trasporto (TEN-T), infrastrutture strategiche (ferrovie, porti, strade, aeroporti…) che determineranno lo sviluppo dei territori che ne saranno dotati. L’Abruzzo è stato escluso da queste reti e rischia l’emarginazione dai grandi flussi merci e passeggeri che solcheranno il Continente nei prossimi 30 anni”, spiega.
“Se saremo uniti potremo però recuperare, in considerazione del fatto che l’Unione europea sta rivedendo proprio in queste settimane i progetti delle grandi reti. Il Governo regionale deve attivarsi e convincere il Governo centrale ad appoggiare la modifica delle TEN-T in due direzioni. Sulla direttrice adriatica le reti si fermano ad Ancona e vanno ‘allungate’ verso Abruzzo, Molise e Puglia, poi va creato il nuovo corridoio Barcellona, Civitavecchia, Abruzzo, Croazia e da là verso i promettenti mercati orientali”, aggiunge.
“Senza connettività non c’è sviluppo e l’inserimento dell’Abruzzo nelle TEN-T è opportunità da cogliere adesso per fare della nostra regione un territorio centrale nella nuova centralità che sta assumendo il Mediterraneo grazie alla forte crescita dei mercati asiatici. La Giunta regionale dimostri di avere una “vision” e riveda subito decisioni contraddittorie come quelle relative allo spostamento dell’Autorità Portuale, impegnandosi concretamente per favorire la nascita del “Corridoio V” tra Barcellona/Civitavecchia/Ortona, in modo da mettere l’Abruzzo al centro dei traffici verso l’Asia”, sottolinea Padovani.
“Marsilio dimostri la concretezza che sinora è mancata, dimostri di avere a cuore tutto l’Abruzzo; invece di fare sterili polemiche contro il Governo Draghi ne chieda con forza il sostegno per esercitare una vera azione di “moral suasion” nei confronti dell’Europa. Le reti europee si decidono ora ed ora occorre agire e superare sterili contrapposizioni: la priorità è inserire la regione nelle grandi reti transeuropee per farne regione centrale e porta d’Oriente”.
“Una volta ottenuto questo obiettivo, la Regione dovrà individuare le soluzioni tecniche migliori per beneficiare tutto l’Abruzzo della connettività generata dalle TEN-T. Ferrovie, porti e nodi logistici dovranno essere coerenti al nuovo posizionamento dell’Abruzzo come regione centrale d’Europa. Discutere ora di singoli pezzetti di infrastrutture è del tutto strumentale e fuorviante. Si rimetta l’Abruzzo in corsa come regione europea, il presidente Marsilio assicuri l’impegno sul Corridoio V, assuma un atteggiamento costruttivo nei confronti del Governo Draghi. Il futuro dell’Abruzzo è un bene comune e perseguire il bene comune impone di mettere da parte la casacca politica per l’obiettivo superiore della crescita civile oltre che economica”.