Sostegni, sotto forma di una tantum, legati al calo di fatturato tra 2019 e 2020, per complessivi circa 7,5 milioni di euro, alle aziende del mondo agricolo abruzzese “al fine di fronteggiare i problemi di liquidità che mettono a rischio la continuità delle attività e la redditività delle imprese che soffrono maggiormente della crisi causata dal covid”.
È quanto previsto nel bando lanciato per l’attivazione della misura “Sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori e PMI particolarmente colpiti dalla crisi di Covid-19 annualità 2021”, predisposto dal Servizio Competitività della Giunta regionale abruzzese nell’ambito del PSR Abruzzo 2014-2020. Il bando è stato pubblicato il 23 aprile scorso. Le domande possono essere presentate fino al 12 maggio prossimo.
Beneficiari sono le aziende agricole di tutti i settori produttivi con codice ATECO riferito all’attività agricola, le PMI di trasformazione attive nei settori olivicolo, vitivinicolo, orticolo e lattiero caseario, nonché delle aziende agricole che esercitano attività agrituristica, di agricoltura sociale o di fattoria didattica. “La pandemia ha sconvolto le nostre vite – spiega il vicepresidente con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente. Per questo il nostro impegno amministrativo e politico è da oltre un anno teso ad alleviare i disagi dei più fragili e delle attività produttive: il settore agricolo è centrale nella economia della nostra regione. Le misure varate sono in continuità con gli altri provvedimenti già adottati ed altri ai quali stiamo lavorando, essendo in prima linea dall’inizio della emergenza”.
L’accesso all’aiuto non è consentito ai soggetti che hanno beneficiato del contributo nell’ambito della Misura 21-Annualità 2020, come stabilito da norme precise della Ue. “Nonostante la nostra proposta prevedesse la possibilità di ricevere ulteriori aiuti anche alle imprese già beneficiarie del precedente bando Covid, la commissione UE ha esplicitamente escluso l’aiuto, considerandolo erogabile una sola volta” – spiega Imprudente.
L’UE ha inoltre espresso il diniego alla proposta della Regione Abruzzo, maturata in seno al tavolo regionale delle Organizzazioni Professionali Agricole, di considerare per il calo di fatturato non intere annualità ma un periodo ristretto, ossia un trimestre, in modo da agevolare l’invio della documentazione per le domande. “Ancora una volta l’euroburocrazia ha privilegiato il cavillo normativo alle esigenze imprenditoriali e dei territori” – commenta il vicepresidente. Il contributo è, infatti, determinato applicando sulla differenza tra l’ammontare del fatturato dell’anno 2019 e l’ammontare del fatturato dell’anno 2020, le seguenti percentuali:
– 35% per le aziende agricole e PMI con ricavi/volume d’affari fino a euro 120.000,00 nel periodo d’imposta precedente a quello in corso;
– 25% per le aziende agricole e PMI con ricavi /volume d’affari da euro 120.001,00 fino a euro 400.000,00 nel periodo d’imposta precedente a quello in corso;
– 15% per le aziende agricole e PMI con ricavi/volume d’affari superiori a euro 400.001,00 fino a euro 1.000.000,00 nel periodo d’imposta precedente a quello in corso;
– 10% per le aziende agricole e PMI con ricavi/volume d’affari da euro 1.000.001,00 fino a euro 5.000.000,00 nel periodo d’imposta precedente a quello in corso.
L’ammontare dell’aiuto è riconosciuto per un importo non inferiore a 700,00 € e per un importo comunque non superiore a € 7.000,00 € per azienda agricola e non superiore a 50.000,00 € per le PMI di trasformazione attive nei settori vitivinicolo, orticolo, olivicolo olio e lattiero caseario.
Considerato inoltre che la finalità della Misura 21.1 “è di fornire il più ampio supporto alle aziende colpite dagli effetti del Covid-19 e che gli effetti sono distribuiti in modo omogeneo rispetto ai potenziali beneficiari”, non sono stati stabiliti criteri di selezione: tutte le imprese in possesso dei requisiti beneficeranno del contributo nei limiti d’importo previsti. “Considerato il tessuto produttivo abruzzese del comparto agricolo, costituito prevalentemente da micro e piccole imprese, avremmo voluto ampliare le soglie relative agli importi erogabili e la platea di beneficiari, ma il contenuto del bando è il massimo risultato ottenibile – conclude Imprudente – In ogni caso utilizzeremo le eventuali economie per investimenti su altri interventi”.
La domanda di sostegno deve essere trasmessa ad A.G.E.A. per via telematica, utilizzando il Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN); la documentazione da allegare alla domanda consiste nella Dichiarazione sostitutiva, ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 28/12/2000 n. 445, attestante la perdita di fatturato redatta secondo lo schema di cui all’Allegato A del bando e Copia del MODELLO IVA 2020 periodo d’imposta 2019 e copia del MODELLO IVA 2021 periodo d’imposta 2020, presentate all’Agenzia delle Entrate oltre alla Copia di valido documento d’identità del sottoscrittore della domanda di sostegno, con le precisazioni di cui al bando stesso.
La documentazione è considerata essenziale e la mancata presentazione anche di uno solo di essi comporta l’irricevibilità della domanda stessa.
PSR Abruzzo: pubblicato bando misura covid per aziende agricole con calo fatturato
Imprudente: in prima linea dall’inizio della emergenza per sostenere le imprese e l’agricoltura