Il Ministero della Salute per il tramite del “comitato percorso nascita nazionale” ha chiaramente ribadito, così come previsto dalla carta costituzionale, “che la Regione, avendo autonomia in materia di programmazione sanitaria può salvare il Punto Nascita di Sulmona“. Ne dà notizia lo stesso sindaco della città peligna, Annamaria Casini.
Pertanto, “se Marsilio e Veri volessero potrebbero benissimo riorganizzare i punti nascita assicurando a Sulmona il suo mantenimento, assumendosi la responsabilità di garantire efficacia dell’assistenza e qualità e sicurezza per la madre ed il neonato. Ciò ovviamente comporta un investimento sia in termini di personale sia in termini di strumentazione. Tutto questo nei due anni precedenti non è stato assolutamente fatto anche se lo stesso CPN l’aveva già sottolineato nel 2018 in occasione del primo diniego. Spero che questa volta la Regione dimostri di tenere realmente a cuore il nostro territorio adottando a strettissimo giro gli atti necessari mirando al risultato come annunciato da sempre”, afferma il sindaco ancora.
“In tal senso mi auguro che la consigliera Bianchi, piuttosto che richiedere inutili passerelle in consiglio comunale, si adoperi con i vertici del suo partito e si faccia garante, insieme agli altri esponenti di Lega e Fdi del territorio, dell’operato della Regione per la salvaguardia del Punto Nascita di Sulmona”, questa la conclusione della nota stampa.