“Il Pd conferma ancora una volta l’incapacità di fare proposte costruttive anche nell’ambito della sanità regionale. La fortuna degli abruzzesi è che sia da un anno all’opposizione così come sentenziato dai cittadini delusi dalla politica portata avanti nel quinquennio precedente. A far sentire una voce distorta è ancora una volta l’onorevole Pezzopane, che conferma, con il suo partito, di non essere in grado di proposte concrete ma capace solo di gettare fango su una iniziativa non appena si incentra verso la costa”. Lo ha dichiarato il Consigliere Regionale Mario Quaglieri in merito agli interrogativi sollevati da Stefania Pezzaopane sul nuovo ospedale covid di Pescara.
“Lo sguardo al futuro – continua Quaglieri- fa sperare in un consistente miglioramento della situazione che si è venuta a creare a causa del diffondersi del virus Covid-19. Il calo dei contagiati che si registra di giorno in giorno in Abruzzo è un segnale dell’ottimo lavoro che è stato fatto, a livello sanitario, per evitare ulteriori contagi e per contenere il diffondersi del virus.
Una situazione d’emergenza che ha trovato impreparato l’intero territorio nazionale, costretto a rincorrere l’emergenza, a trovare con tante difficoltà i dispositivi di protezione individuale, a riconvertire ospedali, reparti, per guadagnare posti letto da destinare ai malati più gravi, a cominciare da quelli da destinare alla terapia intensiva.
Sfido chiunque a avere certezza di quale sarà il futuro, di cosa si avrà bisogno, quale sarà il livello di attenzione sanitario una volta usciti dall’emergenza. Una programmazione intelligente, a questo punto, corrisponde alla capacità di essere preparati a dare risposte adeguate in tempi rapidi. Queste riflessioni mettono in evidenza che le accuse lanciate dall’onorevole Pezzopane sulla realizzazione di un’ala Covid nel complesso ospedaliero di Pescara è senza senso. La Pezzopane dopo aver preso con estrema leggerezza il profilarsi dell’epidemia all’orizzonte, basta ricordare i video online fatti insieme ai cinesi senza prendere in considerazione il dramma che stava per colpire tanti nostri concittadini, adesso con la stessa leggerezza critica la realizzazione di una struttura ospedaliera dedicata all’infettivologia che risulterà utile in questo momento storico ma che diventerà uno degli hub di riferimento per il futuro.
La capacità di avere a disposizione questa struttura in un arco temporale compreso tra i 30 e i 60 giorni rappresenta corrisponde a una risposta necessaria per il territorio, capace di ridisegnare il sistema ospedaliero sulla base delle esperienze che queste poche settimane hanno insegnato. Realizzare l’ospedale a Pescara non significa abbandonare il resto del territorio abruzzese, quel territorio che, dopo gli sconquassi voluti dal ministro Lorenzin con l’appoggio dell’intero centrosinistra, reclama una sanità diversa, più efficiente, a cui con le dovute risorse si cerca di indirizzarsi”.