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Quarto lotto superstrada L’Aquila-Amatrice: e viabilità per i ciclisti?

Ciclopedalata, domenica 15 giugno alle 9, per richiamare l’attenzione degli organi competenti sulla situazione creatasi a Marana. Gli organizzatori: "Una manifestazione pacifica, di attenzione, affinché chi di competenza ponga rimedio alla situazione assurda che toglie la possibilità di fruire di una strada da sempre molto percorsa tutto l’anno dai ciclisti".

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Domenica 15 giugno a partire dalle 9 si terrà una ciclopedalata da piazza d’Armi alla piazza di Marana di Montereale per richiamare l’attenzione degli organi competenti sulla situazione creatasi a Marana: con l’apertura al transito del quarto lotto della superstrada L’Aquila-Amatrice e della nuova galleria, infatti, la tratta tra la strada provinciale 3 e la nuova viabilità è diventata a senso unico in direzione L’Aquila, determinando nel contempo la chiusura al transito delle biciclette dal bivio della provinciale sino alla confluenza con la nuova statale 260.

Ne consegue che i ciclisti non possono più raggiungere Montereale, Amatrice, Capitignano e i territori dell’alta valle dell’Aterno, se non percorrendo la lunga salita della Sp3, conosciuta come “Salita delle Castagne” – tra l’altro in pessime condizioni stradali -, poi inerpicarsi ancora lungo la provinciale Umbro-Sabina sino alla località di Casale Bottone e ridiscendere verso l’abitato di Montereale.

“Un tracciato impegnativo che la maggioranza dei cicloamatori che amano la bici per fare attività motoria senza dover stressare il proprio cuore. La bici rappresenta da sempre un mezzo salutare, di passione sportiva e di “libertà”, al quale si avvicinano sempre più persone: giovani, giovanissimi, pensionati, uomini e donne che cercano attività gradevoli; inoltre la mobilità dolce è, oggi, ovunque molto incentivata, il Comune dell’Aquila cofinanzia, ad esempio, l’acquisto di bici elettriche per i residenti; in ogni parte d’Italia nascono ciclovie, in Europa la mobilità dolce è parte integrante della mobilità urbana ed extraurbana. Qui, invece, è stata immotivatamente preclusa, progettando un nuovo percorso infrastrutturale (il quarto lotto del grande progetto complessivo della L’Aquila-Amatrice) guardando soltanto al traffico veicolare e motociclistico, e impedendo, di fatto, al resto di godere del loro diritto di libera circolazione”, si legge nella nota diramata alla stampa.

“Una manifestazione pacifica, di attenzione e non di protesta, affinché chi di competenza e tutti gli enti decisori pongano rimedio alla situazione assurda che toglie la possibilità di fruire di una strada da sempre molto percorsa tutto l’anno dai ciclisti. Obiettivo è anche attirare l’attenzione sulla necessità di incentivare una maggiore pacifica convivenza sulla strada tra automobilisti e ciclisti”, si legge ancora.

“Ma l’occasione è importante anche per richiamare l’attenzione sulle pessime condizioni in cui versa via delle Fiamme Gialle, piena di buche e di avvallamenti che impediscono ai ciclisti di tenere il margine della carreggiata, e sui pericoli esistenti tra la rotatoria di S. Vittorino e quella per la statale 260 in località Cermone altamente congestionata dal traffico con sede stradale stretta e nonostante i divieti si registrano alte velocità e sorpassi pericolosi. Esistono soluzioni rapide e non costose e ci sono progetti dotati di copertura economica che stentano a prendere l’avvio: non si può attendere l’ennesima vittima per darsi la sveglia. La carovana spontanea di bici muoverà da piazza d’Armi per poi percorrere la Ss80, via Madonna di Pettino, via della Comunità Europea, via Enrico De Nicola, via Fermi, Sp33, via delle Fiamme Gialle, via Cagnano, Ss80 (località Cermone), Ss 260 fino all’abitato di Marana. La manifestazione è aperta a tutti e a tutte”, questa la conclusione.

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