“Il peggiore bilancio della storia recente della Regione Abruzzo, un bilancio inapprovabile con finte coperture che significa scoprire servizi essenziali a partire dal sociale e trasporti all’interno di una Regione mai così provata dentro la crisi pandemica”. Questo il commento del parlamentare di origini abruzzesi Camillo D’Alessandro, in forza a Italia Viva.
“Il punto – dice – però centrale è un altro. Si chiama Marsilio, che continua a mentire sui tagli del Governo nazionale. Allora mettiamo alcune cifre nero su bianco che smascherano il duo Marsilio-Sospiri (quest’ultimo nella funzione di replicante). Prima questione: lo Stato ha riconosciuto alla Regione Abruzzo 10 milioni in più di sovra compensazione sulle minore entrate regionali. Per essere chiari, a fronte di 44 milioni di entrate in meno lo Stato ha riconosciuto all’Abruzzo circa 55 milioni di euro“, aggiunge D’Alessandro.
“Seconda questione. Sulla sanità lo Stato ha stanziato 108 milioni di euro straordinari per il Covid, più 40 milioni di euro di trasferimenti ordinari. Ebbene a fronte di quasi 150 milioni di euro trasferiti per la sanità, con 108 milioni in più disponibili, registriamo perdite sul sistema sanitario regionale per 44 milioni. Terza questione. Next generetion eu Abruzzo. Che cos’è? Sono stati presentati progetti per 10 miliardi, ne saranno finanziati circa 4, ma cosa ha proposto l’Abruzzo? Quali priorità? Categorie, imprese, università ne sanno qualcosa?“.
“La questione è seria, perché la vacanza abruzzese del presidente romano può costarci caro per i prossimi 20/30 anni. Dobbiamo creare un campo largo in Abruzzo, i partiti dentro e fuori il consiglio regionale non bastano. Serve una grande alleanza territoriale, una rete Abruzzo di movimenti e liste civiche, un Abruzzo in cammino che si riprenda le sue prerogative”, questa la conclusione.