Si è tenuto oggi il terzo tavolo tecnico del Dibattito Pubblico sul raddoppio della ferrovia Roma-Pescara per le tratte Interporto d’Abruzzo-Manoppello e Manoppello-Scafa.
Il tavolo tecnico, che ha visto confrontarsi, moderati dalla Coordinatrice del Dibattito Pubblico Iolanda Romano, la Regione Abruzzo, tutti i Sindaci dei Comuni interessati, accompagnati dai rispettivi responsabili degli Uffici Tecnici e degli Uffici Urbanistica, assieme ai tecnici RFI e Italferr che si occupano del progetto, ha segnato un importante passo in avanti riguardo il confronto sull’opera e sulle diverse migliorie suggerite da tutte le parti interessante.
Presenti anche i rappresentati dei comitati di cittadini ComFerr e No variante Mulino.
I tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, in particolare, hanno portato sul tavolo uno studio accurato del tracciato alternativo proposto da Chieti e Manoppello – la cosiddetta “variante dei cittadini”, che è stata approfondita fino alla sua ingegnerizzazione ed è stato anche arricchito da proposte di migliorie per affrontare eventuali problematiche relative all’esondabilità.
“Soddisfacente anche il confronto con i rappresentanti dei comitati di cittadini presenti, che hanno potuto osservare come il Dibattito Pubblico serva esattamente a mettere sul tavolo dei decisori finali, che si riuniranno in Conferenza dei Servizi, tutte le diverse possibili opzioni – ha detto Iolanda Romano.
“Starà agli enti proposti, con l’importante contributo delle tematiche emerse in questo percorso, valutare l’impatto economico e ambientale di ognuna delle alternative. Sono felice del fatto che la manifestazione che era prevista per oggi sia stata rinviata per far posto al dialogo: è un grande risultato per il Dibattito Pubblico, che i cittadini hanno trovato utile e trasparente, uno spazio aperto realmente a tutti”.
Alle 17, il Dibattito Pubblico è proseguito con il terzo e ultimo incontro di approfondimento, dedicato alla cittadinanza direttamente interessata dagli espropri e ai “frontisti”, abitanti che risiedono nelle aree adiacenti al tracciato esistente e che si potranno trovare più vicini al nuovo binario previsto dal raddoppio.