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Rapina ad Avezzano, Usif: “Colpire anche economicamente i delinquenti”

Il sindacato dei finanzieri Usif: "L'episodio accaduto ad Avezzano riapre una ferita profonda e ci ricorda l’urgenza di interventi concreti. Denunciamo da tempo la pericolosità delle nostre pattuglie, che, a differenza di altre forze dell’ordine, non sono dotate di parabrezza blindato".

COMUNICATO STAMPA USIF

“Ogni giorno assistiamo a una vera e propria escalation di violenza, con sparatorie, inseguimenti, posti di blocco forzati, e aggressioni fisiche sempre più frequenti ai danni delle forze di polizia. La situazione è ormai insostenibile, – specifica in una nota stampa Gaetano Paiano, Segretario Nazionale Unione sindacale italiana finanzieri – e l’episodio accaduto recentemente ad Avezzano, riapre una ferita profonda e ci ricorda l’urgenza di interventi concreti. Denunciamo da tempo la pericolosità delle nostre pattuglie, che, a differenza di altre forze dell’ordine, non sono dotate di parabrezza blindato. Questo espone i finanzieri a rischi inaccettabili durante operazioni sul campo, rischi che potrebbero essere ridotti con adeguati stanziamenti e una modernizzazione delle dotazioni di sicurezza. Non possiamo più accettare che la vita dei nostri agenti sia messa in pericolo a causa di strumenti inadeguati. USIF, non è solo preoccupato per l’assenza del Governo dai tavoli contrattuali, ma anche per la poca se non scarsa considerazione che nutre per l’intero Comparto. Chi è in prima linea nei reparti operativi, come ad esempio i nostri ATPI, i colleghi del GOA, dello SCICO, dei Reparti territoriali, del Comparto aeronavale oggi è lasciato solo. Le norme che dovrebbero tutelarci sono ormai obsolete, non idonee a garantire la nostra sicurezza e quella dei cittadini, incapaci di fungere da deterrente. Occorre intervenire per far cessare la diffusa convinzione di totale impunità che regna ormai da tempo. Pur accogliendo con favore alcuni articoli del disegno di legge sulla sicurezza, riteniamo che quanto fatto finora sia insufficiente. Servono misure più incisive, capaci di fungere da vero deterrente. In quest’ottica, l’USIF ha avviato una serie di interlocuzioni politiche per promuovere un nuovo pacchetto di misure, mirato a colpire economicamente i delinquenti, escludendoli da qualsiasi forma di beneficio comunitario, statale, regionale o locale. È tempo di smettere di essere clementi con chi attacca lo Stato di diritto. Non possiamo più tollerare una politica permissiva che non rispecchia la gravità delle azioni criminali. L’USIF continuerà a lottare affinché le forze di polizia ricevano il giusto riconoscimento e le dotazioni necessarie per operare in sicurezza e con dignità”, questa la conclusione.

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