È marsicano l’esperto di tanatoprassi, la tecnica grazie alla quale è stato possibile esporre la salma di Benedetto XVI, il Papa emerito scomparso all’età di 95 anni lo scorso 31 dicembre.
Andrea Fantozzi, originario di Capistrello (l’Aquila), è il massimo esperto in Italia della Tanatoprassi, Presidente e fondatore dell’A.I.T. (Associazione Italiana di Tanatoprassi), e dell’I.N.I.T. (Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi).
Un trattamento post-mortem che consiste nella cura igienica di conservazione del corpo dopo il decesso.
Con la tanatoprassi è possibile, tramite un’iniezione nel sistema arterioso di un fluido conservante e una serie di cure estetiche, conservare un’immagine integra della persona, eliminando così per alcune settimane il processo di decomposizione.
Le salme trattate con tale tecnica possono essere conservate dai 10 ai 15 giorni prima della sepoltura, rimanendo intatte in qualsiasi tipo di ambiente. È pratica diffusa quella di conservare post-mortem il corpo dei pontefici per permetterne la successiva esposizione. Andrea Fantozzi aveva preparato così anche le spoglie di Papa Giovanni Paolo II.