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Referendum abrogativo autonomia: “Battaglia delle battaglie”

Ieri a Pescara l'assemblea regionale di Italia Viva. Avviata la raccolta di firme per il referendum abrogativo sull'autonomia differenziata. D'Alessandro: "I parlamentari abruzzesi che l'hanno votata sono dei traditori.". E poi annuncia: "Una nuova Margherita per un nuovo Centro-sinistra".

Camillo D'Alessandro

Si è tenuta ieri, a Pescara, presso i locali del Dopolavoro Ferroviario, l’assemblea regionale di Italia Viva che ha avviato la raccolta di firme per il referendum abrogativo della Legge sull‘autonomia differenziata.

“Siamo mobilitati – dichiara D’Alessandro – sulla raccolta delle firme, Comune per Comune, daremo il nostro contributo per la battaglia delle battaglie. I parlamentari Abruzzesi che hanno votato l’autonomia differenziata sono dei traditori, non ci sono altri termini”

È seguito il dibattito sulla prospettiva politica che si è aperta a livello nazionale lanciata da Renzi dopo le europee.

“Lo dico da sempre, l’ho fatto in Abruzzo, io credo che oggi al centrosinistra abruzzese e nazionale manca la parola “centro”. C’è un fatto nuovo annunciato dalla segreteria del PD dopo le europee, ovvero la fine dei veti, veti che abbiamo subito alle regionali e veti che abbiamo subito alle comunali di Pescara. L’adesione al centrosinistra non è una gentile concessione di qualcuno, men che meno , da parte dei 5Stelle. È una linea politica chiara: nuova Margherita per un nuovo centro-sinistra, senza veti, si spera con i voti. Ovviamente si sta insieme sulla base di un programma comune. Vale in Italia e vale in Abruzzo, ed è il PD deve decidere. L’attuale centrosinistra non basta, se si vuole creare l’alternativa alla destra c’è bisogno di una nuova alleanza “.

“Chiaramente – avverte D’Alessandro – c’è un dibattito al nostro interno che non vede tutti d’accordo su questa ipotesi, c’è chi spera e guarda alla riproposizione dell’esperienza del Terzo Polo, alternativo a destra e sinistra. Posizione che rispetto, ma a cui non credo, perché il virus non può essere la cura. A fine settembre – conclude D’Alessandro – si terrà l’assemblea nazionale che deciderà se la linea sarà assunta a livello di assemblea o di congresso, ma è il tempo delle scelte”.

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