Una lettera aperta con otto domande ai candidati presidenti e consiglieri alla prossime regionali abruzzesi è stata divulgata da Dario Verzulli, socio fondatore e presidente dell’associazione Autismo Abruzzo Onlus.
Si tratta di otto quesiti che entrano nel dettaglio in merito all’assistenza delle persone con autismo.
“Non conosciamo ancora i vostri programmi e ci auguriamo che l’autismo possa essere tra gli argomenti che affronterete – premette Verzulli -. Ma la domanda è questa: cosa farà, una volta eletto, per le persone autistiche?”.
Di qui l’appello: “dal territorio in cui è nata la prima legge regionale sull’autismo e che dunque per primo ha dato interesse e valore alle persone autistiche e alle loro famiglie – spiega – ci attendiamo un cambio di passo. Una programmazione che contempli finalmente l’integrazione socio sanitaria e un effettivo percorso di avvio al lavoro, inteso come primo processo di creazione del ‘durante e dopo di noi'”.
La lettera entra quindi nel dettaglio delle domande rivolte al singolo candidato: “Accesso alle terapie – Cosa farà per le tante famiglie in lista di attesa? Protocollo per la salute orale di utenti non collaboranti. Quale risposta intende dare? Accesso semplificato e diretto ai servizi sanitari – Applicazione delle norme nazionali sulla semplificazione dei processi. Cosa intende fare per giungere all’azzeramento della burocrazia, impraticabile nella nostra condizione? Centro di Riferimento regionale per l’Autismo (Crra) – Occorrono risorse finanziarie dedicate e risorse umane stabili per continuare a garantire il servizio di grande qualità. Come intende valorizzare e potenziare questo organismo di eccellenza della nostra Regione? Come intende garantire il diritto allo studio e l’inclusione? Ritiene possibile l’utilizzo di risorse del Fondo sociale europeo sia nella programmazione in corso sia in quella futura per organizzare ed erogare percorsi specifici ed efficaci? Avvio al lavoro tutelato per le persone con grave disabilità. Quali azioni prevede al riguardo? ‘Dopo di noi’ – La preoccupazione più grande per le famiglie con autismo. Quale sarà la sua azione per il riconoscimento di questo diritto?”.