Si è svolta a Varese, il 24 e 25 novembre, l’Assemblea plenaria dei Consigli regionali d’Europa (CALRE) che riunisce 74 parlamenti regionali dell’Unione Europea. Specifiche Commissioni di lavoro hanno affrontato temi d’importanza comune riguardanti le politiche di coesione sociale, sussidiarietà, competitività e finanza, migrazioni e diritti umani, per rilanciare un efficiente sistema pubblico nel tessuto economico e potenziare il ruolo delle Regioni nelle politiche comunitarie.
Il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, ha rappresentato l’Abruzzo, proponendo al documento in discussione nell’assise un emendamento che pone, tra le sfide in atto in Europa, il problema – non solo italiano – dei disastri naturali e dei danni alle comunità e ai territori in conseguenza dei cambiamenti climatici. Le riflessioni sono state un appello all’Assemblea a voler considerare l’importanza di un tema prioritario per l’Italia e per l’Europa, con effetti che si estendono sul resto del mondo.
Considerazioni che hanno ottenuto l’attenzione piena dei partecipanti, i quali hanno voluto istituire un apposito Gruppo di lavoro sulle ‘Calamità naturali’, chiamando l’Abruzzo a coordinarne le attività. La nomina del presidente Di Pangrazio è stata decretata all’unanimità.
Il presidente del Consiglio regionale ha espresso «soddisfazione per il risultato conseguito e, nell’accettare l’incarico di Coordinatore, ha auspicato una fattiva collaborazione dei Parlamenti europei, al fine di raccogliere le istanze dei territori, elaborare i necessari studi scientifici ed assumere le opportune proposte relative alle misure di prevenzione, agli interventi politici e alle azioni di monitoraggio».
A tal proposito verrà presto costituito un Gruppo di lavoro che potrà valersi della partecipazione dell’Università dell’Aquila, del GSSI (Gran Sasso Science Institute), della Protezione civile regionale, della Seconda Commissione consiliare regionale. «L’Abruzzo – afferma Di Pangrazio – non farà mancare il determinante sostegno in un settore così rilevante, che ha bisogno della solidarietà e dell’impegno congiunto di istituzioni e cittadini».
Fonte: AGI
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