“La mancata programmazione della Asl 02 per affrontare l’emergenza pandemica continua a creare problemi. L’ultimo caso riguarda l’ipotesi di attivare all’Ospedale di Lanciano un reparto multidisciplinare chirurgico Covid, disattendendo a quanto previsto dai vertici della sanità regionale che avevano individuato nel Renzetti un presidio Covid free, riservandolo alle altre patologie che purtroppo tanti abruzzesi devono ancora affrontare quotidianamente. Quando si naviga a vista, senza una visione chiara del sistema sanitario regionale nella sua interezza, si crea una confusione le cui conseguenze rischiano di essere pagate da incolpevoli lavoratori e pazienti, che potrebbero trovarsi a gestire l’emergenza Covid in un presidio che ha tutt’altri compiti”.
Lo denuncia il Vicepresidente della Commissione Sanità e Consigliere regionale M5S Francesco Taglieri, che spiega nel dettaglio: “Quello che preoccupa è anche il luogo all’interno del presidio in cui il reparto dovrebbe essere attivato. Infatti sembra che la sede sia stata individuata in un’area davanti alle sale operatorie, nelle vicinanze di ginecologia, sul passaggio delle utenze e con Utic e Cardiologia presenti allo stesso piano. Inoltre nel presidio si trova solamente una Tac, e se un paziente Covid dovesse avere necessità di un controllo e verificare le condizioni polmonari o post chirurgiche, ciò comprometterebbe sia le attività interne che quelle esterne, bloccando tutte le prestazioni programmate e d’urgenza. I rischi che si potrebbero far correre a pazienti già fragili quindi sono enormi. Attivare nel cuore di una struttura Covid free come il Renzetti in cui non ci sono ad oggi sale né percorsi dedicati è a mio avviso molto pericoloso e del tutto inaccettabile”.
“Già nei mesi scorsi – incalza Taglieri – si sono verificati inspiegabilmente casi di pazienti positivi, soprattutto nei reparti di ortopedia e medicina, che hanno mandato in crisi tutto il presidio. Non possiamo correre adesso il rischio di tornare in quella situazione, e per questo non si può portare il Covid dentro l’Ospedale di Lanciano. Questa struttura deve rimanere attiva per gli interventi su tutte le altre patologie, da quelle oncologiche a quelle neurologiche, che non si fermano per la pandemia e devono essere ancora garantite. Abbiamo già perso troppe prestazioni sanitarie per colpa dell’emergenza, e non ne vanno perse altre. Io mi batterò con tutti gli strumenti a mia disposizione affinché il Renzetti rimanga Covid free a tutela di utenti e lavoratori”, conclude.