Pescara ha commemorato, per la prima volta dopo 77 anni, con la celebrazione ufficiale “4 medaglie per la libertà” nel centenario della nascita di Renato Berardinucci, due patrioti fucilati dai tedeschi, lo stesso Berardinucci e Vermondo Di Federico, medaglie d’oro al valor militare alla memoria.
Contestualmente è stato reso omaggio ai due scampati alla morte grazie al gesto di eroismo dei due, Giuseppe Padovano (medaglia d’argento al valor militare) e Umberto Collepalumbo (medaglia di bronzo al valor militare).
Alla presenza delle massime autorità civili e militari e ai familiari ed eredi dei quattro patrioti, il sindaco Carlo Masci, il prefetto di Pescara Giancarlo Di Vincenzo, il presidente del Consiglio Comunale Marcello Antonelli, il presidente della Provincia Antonio Zaffiri e il sindaco di Picciano (Pescara) Vincenzo Catani, dopo l’Inno di Mameli e delle note del Silenzio, hanno deposto una corona di alloro ai piedi della lapide che ricorda le vittime della Guerra di liberazione.
“Quello di oggi è un giorno importante per Pescara – ha detto Masci nel discorso di saluto – Questa lapide che dal 1947 ricorda i caduti in Guerra da oggi potrà dire qualcosa di ancora più importante. Berardinucci era, fino al 2013, l’unico ricordato in questa lapide che poi ha visto anche il nome di Vermondo Di Federico. La giornata di oggi ci dice che la libertà non è per sempre, ma che bisogna conquistarla giorno dopo giorno. Oggi sappiamo chi era Berardinucci, americano figlio di emigranti di Picciano, e chi erano i suoi compagni per opporsi ai tedeschi. Il loro eroismo deve essere per noi un esempio. Per troppi anni, oltre tre quarti di secolo, l’eroismo di chi ad Arischia ha perso la vita salvando altre persone, è rimasto colpevolmente nell’oblio”.
Targhe commemorative del Comune di Pescara sono state consegnate, al termine della cerimonia, ai familiari dei quattro patrioti.