“C’è in atto un tentativo che non è locale, non è nazionale, è sovranazionale di delegittimare l’università, purtroppo sentiamo frasi bruttissime è ormai anche il fatto che si incentivino i ragazzi a trovare delle forme di guadagno facile non legate alla professionalità e alla cultura, è uno scenario molto pericoloso, noi dobbiamo difendere la cultura e la professionalità”.
Lo ha detto il rettore Liborio Stuppia a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025 dell’università ‘D’Annunzio’ di Chieti-Pescara di cui ricorrono i 60 anni dalla costituzione.
“È il momento giusto per ricordare quanto impegno, quanta dedizione, quanto coraggio ci sono voluti per creare un’università sull’area metropolitana di Chieti Pescara – ha sottolineato – adesso dobbiamo difendere questa università, radicarla ancora di più nel territorio e la frase ‘liberare le energie’ vuol dire è il momento che non dobbiamo avere più paura, non dobbiamo stare rattrappiti, dobbiamo osare nell’apertura di nuovi corsi, di osare nell’internazionalizzazione e osare anche nei piani edilizi che stiamo facendo”.
“Dopo 60 anni l’università deve interrogarsi innanzitutto se è stata lei in grado di dare delle risposte al territorio – ha aggiunto – e se la risposta è che potevamo fare di più, faremo di più. Un territorio deve percepire che l’università è una risorsa, avere l’università è vantaggio non è un orpello, è un vantaggio per il territorio importante, a quel punto è il territorio che difende l’università”.
Rettore Chieti: “Difendere università da delegittimazione”
Stuppia: "Tentativo sovranazionale, scenario molto pericoloso"