È grave e preoccupante la notizia del declassamento della Riabilitazione cardiologica e polmonare di Tagliacozzo, da parte del Direttore generale della ASL 1 dott. Ferdinando Romano, appresa nei giorni scorsi grazie ad una dettagliata nota stampa del consigliere regionale Giorgio Fedele.
La decisione di revocare l’avviso per l’individuazione del primario dell’unico servizio riabilitativo pubblico della provincia dell’Aquila, unitamente alla scelta di declassarne l’unita operativa da “complessa” a “semplice”, rende ancora più debole e marginale il presidio sanitario di Tagliacozzo, nel quadro della riorganizzazione della rete ospedaliera annunciata dal Governo regionale nei mesi scorsi: la riabilitazione cardiologica di Tagliacozzo declassata, senza primario e senza un proprio budget, potrebbe essere più facilmente chiusa o trasferita in futuro.
Dopo la notizia della volontà di cancellare il codice ministeriale dell’ospedale di Tagliacozzo, accorpandolo a quello di Avezzano, non possiamo che accogliere questa ulteriore scelta, messa in atto dalla ASL 1 sulla base di una precisa deliberazione della Giunta regionale del luglio 2021, come l’ennesima manifestazione della volontà politica da parte del Governo Marsilio di cancellare lo storico presidio sanitario Umberto dalla mappa della sanità pubblica abruzzese. Se questo piano scellerato si dovesse attuare, a perdere di peso e importanza non saranno solo Tagliacozzo e i territori limitrofi serviti dal suo presidio ospedaliero. Già oggi, ad avere un primario in meno, a vantaggio di altri territori della provincia aquilana, è l’intera Marsica.
Altrettanto grave è il silenzio con il quale la notizia del declassamento della Riabilitazione cardiologica e polmonare di Tagliacozzo è stata accolta. Ad oggi, nessuna voce, oltre quella del consigliere regionale Giorgio Fedele che ringraziamo per il costante e competente lavoro dedicato all’ospedale di Tagliacozzo e alla sanità marsicana, si è levata per denunciare questo ennesimo scempio ai danni di Tagliacozzo e del suo ospedale. Quanto accaduto merita la più ampia attenzione da parte di tutti. Per questo, abbiamo avviato interlocuzioni di tipo giuridico, volte a comprendere quanto legittimo sia stato il declassamento della riabilitazione cardio-polmonare di Tagliacozzo, a fronte di una riorganizzazione della rete ospedaliera annunciata più volte ma mai approvata dal Consiglio regionale.
Invitiamo, pertanto, i cittadini, i sindaci e gli esponenti della società civile a mantenere alta l’attenzione su quanto sta accadendo all’ospedale di Tagliacozzo, partecipando attivamente ad ogni futura iniziativa o manifestazione, mirante a far tornare la ASL sui suoi passi e il Governo regionale ad abbandonare il suo intento di cancellare il codice ministeriale che garantisce all’Umberto I di continuare a rendere il suo servizio pubblico anche in futuro.