“Con la riapertura del Museo Nazionale d’Abruzzo nella sua sede storica, il MuNDA torna a casa e la città ritrova il suo Castello. Dopo sedici anni di attesa, viviamo un momento di straordinario valore simbolico. La riapertura del settore sud-est del Castello Cinquecentesco, insieme a 98 capolavori, rappresenta un primo, fondamentale passo verso la piena restituzione del complesso monumentale e delle collezioni alla comunità. È l’inizio di un percorso che guarda alla riapertura totale e alla piena rifunzionalizzazione di uno dei presìdi culturali più importanti dell’intero Abruzzo. Questo risultato è il frutto di una grande sinergia istituzionale, che desidero sottolineare e ringraziare, dal ministero della Cultura alla Regione Abruzzo, fino al ruolo decisivo dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell’Aquila, che ha curato la complessa fase di musealizzazione. Un lavoro corale che dimostra come la collaborazione tra enti sia la chiave per trasformare la ricostruzione in rinascita culturale. Questo traguardo assume un significato ancora più profondo in vista di Capitale italiana della Cultura 2026. Ricordo ancora i concerti nel cortile o nell’auditorium della società aquilana dei concerti ‘B. Barattelli’. Restituire i luoghi simbolo, riaprire i grandi contenitori culturali e rafforzare il sistema museale cittadino significa costruire, con concretezza, le basi di un progetto culturale duraturo, all’altezza della storia e delle ambizioni dell’Aquila”.
Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
Comunicato stampa







































