“Il fatto che il senatore del Partito Democratico Michele Fina abbia annunciato dalle colonne di un quotidiano online di non volersi occupare di questioni riguardanti la ricostruzione post-sisma va salutato con piacere da parte delle comunità locali, visto che la prima e unica volta che ha messo le mani in qualcosa il risultato è stata la chiusura dell’Istituto penale per i minorenni di Acquasanta”.
Lo afferma in una nota il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ricordando come, nel 2016, l’allora ministro della Giustizia, Andrea Orlando, di cui Fina era capo segreteria, “decise per decreto di ‘sospendere definitivamente’ le attività di una struttura fondamentale per l’intera regione”.
“Tanto era attento Fina alle questioni dell’Aquila che quel decreto riportava addirittura la data sbagliata del sisma, 2006 invece di 2009 – aggiunge Biondi – sempre lo stesso autorevole esponente dem che, senza alcun senso del ridicolo, si è recato due anni fa nell’Istituto per ‘valutarne la riapertura’ insieme al suo collega Walter Verini, dichiarando l’impegno a procedere: sembra un po’ la scena vista nell’ultima tornata referendaria con il Pd che prima approva il ‘Jobs act’ e poi va a braccetto con la Cgil per abrogarlo”.
“Per fortuna – sottolinea il primo cittadino del capoluogo – al governo della Nazione, della Regione e della città c’è una coalizione seria che sta lavorando per riparare i danni inferti dal centrosinistra, tra cui proprio quello dell’Ipm che, a breve, tornerà alla piena funzionalità”.
“Quanto ai fondi del cosiddetto programma Restart2 – spiega il sindaco Biondi – Fina che parla di ‘blocco dei fondi’ non sa leggere neanche la Gazzetta Ufficiale, altrimenti avrebbe trovato la delibera Cipess del 25 febbraio 2025, n. 10, con la quale sono stati programmati tutti e 110 i milioni di euro resi disponibili grazie all’intervento normativo proposto dal sottoscritto, nel corso di una riunione al ministero dell’Economia e delle finanze, che si è poi concretizzato con il comma 1 ter dell’articolo 7 della legge 8 agosto 2024, n. 111, grazie al quale le risorse, originariamente spalmate fino al 2035, sono state invece assegnate con scadenza 2027, seguendo il principio della quinquennalità stabilito in Restart1”.
“Un risultato condiviso con il coordinamento dei comuni del cratere, rappresentato in quella e in molte altre occasioni dal sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi – dice ancora Biondi – tanto è vero che la stessa delibera 10/2025 prevede 9,3 milioni direttamente assegnati al cratere, pari al 34% dei progetti ‘bandiera’ approvati in prima battuta: altro che ripartizione 80-20 come sostengono alcuni in cerca di visibilità politica”.
“La verità – conclude il sindaco – è che fino al 2017, quando c’è stata la ‘filiera perfetta’ Governo-Regione-Comune dell’Aquila, gli Enti locali non hanno visto un centesimo dei fondi Restart e che la rotta è stata invertita proprio quando si è insediata in città la giunta di centrodestra, tanto è vero che i primi due interventi veri per i comuni riguardavano la ciclovia L’Aquila-Capitignano – 11,6 milioni di euro stanziati con la delibera Cipe 7 agosto 2017, n. 70 – e l’urbanizzazione dell’area produttiva del Comune di Pizzoli – 4,2 milioni di euro stanziati con la delibera Cipe 22 dicembre 2017, n. 115 – e che solo grazie al lavoro congiunto con gli allora referenti del cratere, Sandro Ciacchi e Francesco Di Paolo, è stato dato avvio al programma dei Piani Integrati per il Turismo che porteranno investimenti sul territorio per oltre 60 milioni di euro”.
Comunicato stampa