“Nonostante gli inutili proclami di chi esulta, senza leggerla o facendolo in maniera superficiale, la bozza di decreto agosto che circola è una nuova presa in giro per L’Aquila e i comuni del cratere 2009. Risorse per rifinanziare la ricostruzione: 0 euro. Fondi per il riequilibrio dei bilanci degli enti locali a copertura delle maggiori spese e minori entrate legate al sisma 2009: 0 euro. Ma, soprattutto, riteniamo sia immorale che un parlamentare della Repubblica italiana illuda i lavoratori precari della ricostruzione”. Lo dichiarano il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi e l’assessore con delega al Personale, Fasuta Bergamotto.
“La disposizione si limita a confermare l’applicabilità delle procedure già previste dalla legge Madia, procrastinandone, tuttavia, l’attuabilità a decorrere dal 2022. La norma, se interpretata in senso letterale, potrebbe essere addirittura restrittiva e rendere possibili le stabilizzazioni solo tra due anni, impendendo, o comunque rinviando, quelle che questa giunta comunale di centrodestra aveva già preso in considerazione per le annualità 2020 e 2021 con la delibera di programmazione triennale del fabbisogno di personale approvata nel 2019. Per le stabilizzazioni non è previsto alcun tipo di copertura e i Comuni, soprattutto quelli più piccoli, difficilmente saranno in grado di assumere nuovo personale”.
“Siamo di fronte, insomma, all’ennesima proroga dei contratti a tempo determinato al 31 dicembre del prossimo anno per il personale del Comune dell’Aquila, quelli colpiti dal sisma undici anni fa, e degli Uffici speciali. È profondamente triste constatare come oggi qualcuno giochi sul destino di donne e uomini di questa terra dopo non aver fornito un minimo contributo nella redazione di emendamenti e proposte che il Comune ha posto all’attenzione dei governi che si sono succeduti alla guida del Paese dal 2017. C’è chi attende di conoscere quale sarà il proprio futuro lavorativo, familiare e personale: non sono ammesse leggerezze” concludono il primo cittadino l’assessore.