La squadra tra le regioni dell’Italia centrale è la forza della ricostruzione”, lo ha detto la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, intervenuta a ‘Officina Italia – L’Aquila rinasce”, nel capoluogo abruzzese, nel corso di un convegno sul Recovery Plan.
“La crisi economica e sociale della pandemia si somma al problema della ricostruzione, ma nell’ultimo anno c’è stata un’accelerazione della ricostruzione grazie alla collaborazione interregionale e con la struttura Commissariale.
Grazie al Recovery Plan siamo riusciti a ottenere risorse importantissime per opere complementari alla ricostruzione. Alle Regioni Marche, Umbria e Abruzzo si sono unite Lazio e Toscana, a partire dai progetti sulle infrastrutture”.
‘Officina Italia’, promossa da Carsa e Fondazione Symbola, affronta il tema di un rapporto più equilibrato e sostenibile tra aree urbane e quelle investite da processi di declino demografico, economico e sociale.
Nel passato, ha aggiunto Tesei, “l’andare in ordine sparso ha provocato l’isolamento delle aree interne, di cui ancora oggi si soffre. L’attuale cambiamento di visione, che porta al gioco di squadra, sta facendo progredire le regioni del centro e ha portato l’Abruzzo tra le regioni in transizione. Abbiamo aperto tavoli di confronto tra le regioni dell’Italia centrale, soprattutto per progetti strategici di collegamenti infrastrutturali, per colmare il gap dell’isolamento stradale.
Altro tema da affrontare è lo sviluppo economico. Le immissioni del Recovery sono l’occasione. Anche le filiere dell’industria devono superare i confini regionali, come nel settore del mobile che abbraccia un’area tra Umbria e Marche”.
Futuro della ricostruzione e rilancio dell’Appennino centrale sono i temi di Officina Italia. “È una partita che non si vince da soli, c’è bisogno della condivisione di risultati e progetti – ha detto Fabio Renzi, segretario generale Fondazione Symbola – Con il recovery Plan arrivano fondi che danno il senso economico e sociale alla ricostruzione. Un miliardo e 800 milioni di euro per i due crateri dà la misura del nuovo modo integrato di progettare gli interventi di ricostruzione strutturale e sociale”.