“I dati sulla raccolta differenziata nella città dell’Aquila sono imbarazzanti e questo è un fatto. Fa sorridere quindi sentire il sindaco Pierluigi Biondi parlare di attacco politico per quanto concerne l’aumento delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti cittadini quando è stata anche, e soprattutto, la Giunta regionale a guida del suo stesso partito a “punire” la città dell’Aquila. Infatti la Regione Abruzzo, guidata dal fedelissimo di Fratelli D’Italia Marsilio, in osservanza delle leggi nazionali, con la deliberazione di Giunta regionale n.633 del 27/10/2022 ha applicato una addizionale del 20% sul tributo speciale dovuto per lo smaltimento in discarica a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi minimi di raccolta differenziata previsti per legge”.
Ad affermarlo è il consigliere regionale Giorgio Fedele che continua: “Per L’Aquila, i dati ufficiali elaborati dagli uffici regionali SGRB/ORR (Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche – Osservatorio regionale Rifiuti) in collaborazione con ARTA Abruzzo e pubblicati nel Catasto rifiuti nazionale di ISPRA indicano un deludente 39,44% nel 2021. Per legge, la raccolta differenziata avrebbe dovuto raggiungere il 65% entro il 31 dicembre 2012. Siamo nel 2023 e L’Aquila non ha ancora raggiunto neanche il precedente obiettivo fissato nel 45% di differenziata entro il 31 dicembre 2008! La verità è che il centrodestra a L’Aquila sulla gestione dei rifiuti ha fallito completamente la sua mission e sentire un Primo cittadino, dopo 6 anni di guida della città, parlare di complotti politici davanti alla severa realtà dei numeri che certificano il suo fallimento è squalificante per le istituzioni”.
“Senza risultati concreti nella pratica amministrativa cittadina, le norme che abbiamo approvato in Consiglio regionale sull’economia circolare, alle quali ho voluto dare il mio contributo di contenuti, rischiano di restare lettera morta. Nel capoluogo di regione, il centrodestra non si sta dimostrando capace di passare dalle parole ai fatti”. “Il Sindaco Biondi – continua Fedele – farebbe bene a incrementare i valori di raccolta differenziata con interventi mirati che aiutino e sensibilizzino i cittadini a un’efficace separazione dei materiali post consumo. Perché i numeri dell’ Ispra, Catasto rifiuti sono impietosi. Raccolta differenziata, anno 2021: Teramo 71,88%; Chieti 69,79%; Pescara 46,56%; L’Aquila 39,44%. Con una media regionale del 64,63%. L’Aquila non è solo ultima tra i capoluoghi ma anche ben sotto la soglia della media regionale. Questa bassa raccolta rende anche problematico il trattamento meccanico biologico dei rifiuti aquilani poiché contiene una percentuale molto alta di materiali organici putrescibili che, in una gestione corretta e moderna, andrebbero separati dagli altri rifiuti e avviati a compostaggio. Questo è il punto. Non certo come qualcuno auspica la realizzazione di una nuova discarica. O come pretendono altri continuare a pagare meno di quanto dovuto”, conclude.