Passaggio cruciale della sentenza della Cassazione su Rigopiano per quanto riguarda la mancata realizzazione della Carta Valanghe. La Corte infatti spiega che “Senza la Carta valanghe non si poterono attivare i meccanismi volti a neutralizzare o ridurre il rischio.
La mancata redazione della Carta incise – insiste la Corte – quindi, precludendola, sull’attuazione e poi sull’attivazione dei successivi meccanismi di previsione e prevenzione del rischio, dal momento che bloccò la catena della protezione proprie nei suoi passaggi più significativi”.
Questa omissione ha avuto una ancor più grave conseguenza, visto che “ove la Carta Valanghe fosse stata redatta, sarebbe stata compilata e divulgata anche la successiva Carta dei rischi locali delle valanghe, il che implica che non sarebbero stati concessi permessi a ristrutturare albergo parente si creando un centro congressi a una spa, tra il 2006 e il 2007, o che si sarebbero comunque introdotto in misure volte a scongiurare il rischio, come il divieto di utilizzazione della struttura nei mesi invernali, che sono quelli interessati dal pericolo valanghe”. E in questo caso, dice la Cassazione l’area di Rigopiano sarebbe stata ricompresa tra quelle a rischio.