Dopo mesi di discussioni, tavoli e scontri è stata approvata dal Consiglio regionale la proposta di legge sulla “Nuova disciplina del Parco naturale regionale Sirente Velino e revisione dei confini”, già passata in Giunta con DGR n. 333C del 15 giugno 2020.
Con una forzatura da parte della presidenza del Consiglio regionale, che ha utilizzato la ghigliottina sui circa 14 mila emendamenti presentati dal consigliere Giorgio Fedele (M5s), il centrodestra ha approvato la proposta di legge.
Immediata la levata di scudi da parte delle associazioni ambientaliste e delle opposizioni, che ora promettono battaglia.
Il taglio dell’area protetta interesserà i territori dei Comuni che si sono si sono espressi a favore, con l’approvazione di delibere apposite, ovvero Castelvecchio Subequo, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, Fagnano Alto, Molina Aterno ed Ocre. Il Comune di Tione degli Abruzzi, inizialmente favorevole, ha cambiato posizione. Da sempre contrario ad uscire il Comune di Fontecchio. E il loro territorio rimarrà dentro i confini.
Duro il commento di Fedele: “Oggi Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia hanno cancellato dalla storia dell’Abruzzo circa 1omila ettari di parco Regionale Sirente-Velino. Una vergogna messa nero su bianco nella legge dell’Assessore Emanuele Imprudente passata in aula con tutti i voti del centrodestra. La Giunta del presidente Marsilio si è confermata una sciagura per la nostra regione verde che da oggi, purtroppo, a causa di questi signori, è un po’ meno verde!”.