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Ritardi tamponi: abruzzese in quarantena da un mese

Test effettuato una settimana fa, ma nessuna risposta da parte della Asl; una ragazza di Avezzano è in isolamento fiduciario dal 17 ottobre in attesa dell'esito del test

Coronavirus: 32 contagi e 2 vittime nella Marsica

In quarantena da un mese in attesa dell’esito del tampone di controllo.

Protagonista dell’Odissea è un cittadino aquilano che, come molti altri, ancora è in attesa dei risultati del tampone per poter tornare a una vita “normale”, anche se in questo momento storico il concetto di normalità risulta diverso da quello al quale si è stati abituati.

Non si tratta di un caso isolato, ma di una delle tante segnalazioni che arrivano dai cittadini della provincia dell’Aquila, che tornano a puntare il dito contro la gestione – certamente non semplice – dell’emergenza Covid da parte della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila.

Mentre aumentano i tamponi in provincia dell’Aquila, e contestualmente anche i casi positivi, cresce in modo esponenziale il malcontento tra gli utenti, i medici, gli infermieri, gli Oss dell’Azienda sanitaria, che continuano a denunciare a gran voce i ritardi non solo per le verifiche, i controlli e i risultati dei test, ma spesso anche nei soccorsi stessi.

Alla base resta l’annoso problema della carenza di personale nelle Asl abruzzesi, e in particolare nella provincia dell’Aquila, che va ad aggiungersi al mancato potenziamento del turn over, alle poche risorse, ma soprattutto ai tagli alla Sanità.

“Oggi – racconta un cittadino a Info Media News – stanno emergendo criticità che caratterizzano la Sanità abruzzese già da diversi anni. Non sono problemi nuovi nati con l’emergenza sanitaria in corso, ma situazioni ben note a tutti”.

“Nella Asl 1, poi, la situazione è davvero critica – aggiunge -. Non è possibile che l’Azienda sanitaria di un capoluogo di regione si trovi in questo stato. Perché non si investe? Sembra quasi che si stia cercando di fare economia in un momento davvero tragico”.

Proprio su questo punto è intervenuto, nei giorni scorsi, l’ex sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, medico specializzato in Pneumologia, che ha sollevato dubbi sulla gestione del manager della Asl, Roberto Testa, nominato in quota Fratelli d’Italia, partito del sindaco del capoluogo Pierluigi Biondi, fortemente criticato per la gestione dell’emergenza Covid a più livelli.

A chiedere la Testa del direttore generale della Asl sono stati diversi sindaci della Marsica, i 16 consiglieri di maggioranza del Comune di Avezzano e il gruppo del Pd aquilano, ma da quanto emerge dagli ambienti di Palazzo Fibbioni anche lo stesso centrodestra, in particolare la Lega, punterebbe il dito contro il manager.

Cialente ha dichiarato che “non è questo il momento di pensare al bilancio della Asl”.

Tornando alla denuncia dell’aquilano, il cittadino prosegue dicendo che “Ad essere colpito dalla pandemia non è solo l’Abruzzo. Tutti hanno difficoltà, ma qui si stanno verificando situazioni limite”.

L’uomo racconta di essere in quarantena dal 10 ottobre e di essere ancora in attesa dell’ultimo tampone effettuato una settimana fa.

“L’esito del primo tampone è arrivato dopo 24 ore – sottolinea – poi c’è stato il test di controllo, risultato nuovamente positivo. Ho continuato la quarantena e la settimaan scorsa ho effettuato il nuovo tampone, ma ad oggi ancora non ho ricevuto alcuna comunicazione dalla Asl”.

Una testimonianza simile arriva poi da Avezzano, dove una ragazza è in isolamento fiduciario dal 17 ottobre e ad oggi ancora non sa se è o meno positiva.

All’interno del suo nucleo familiare sono tre i tamponi eseguiti, uno risulta “in lavorazione” e due non risultano caricati.

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