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Roma-Pescara, Paolucci e Blasioli (Pd): “Tavolo permanente”

I dem: “Fino ad oggi l’interesse della Regione a tale progetto è stato marginale, ma non può essere più così, perché ora il momento è strategico"

“La Regione Abruzzo istituisca un tavolo permanente sull’intero progetto di velocizzazione della linea Roma-Pescara, mettendo insieme i Comuni interessati, i tecnici e RFI che ha già dato la sua disponibilità a modificare gli interventi più impattanti”, questa la proposta dei consiglieri regionali PD Silvio Paolucci e Antonio Blasioli, contenuta in una risoluzione per il Governo regionale, affinché adotti un provvedimento che porti alla nascita di un tavolo istituzionale di confronto. Istanza che arriva alla vigilia del Consiglio comunale straordinario convocato a Chieti per oggi e a pochi giorni dall’incontro con RFI che si terrà il 9 febbraio all’aeroporto d’Abruzzo.

“Fino ad oggi l’interesse della Regione a tale progetto è stato marginale, ma non può essere più così, perché ora il momento è strategico, l’Amministratore delegato di RFI in una lettera al Comune di Chieti ha già evidenziato la piena disponibilità a concordare le modifiche a un progetto per tutti atteso e strategico, perché darà velocità e un nuovo orizzonte a merci e passeggeri in transito da una sponda all’altra – così i due consiglieri – la Regione deve cogliere con convinzione l’opportunità di fare sintesi con i territori in questi giorni che separano dall’incontro con il Commissario Macello, il prossimo 9 febbraio e arrivare a quella data con un organismo operativo, che sia capace di stringere i tempi e fare da volano a proposte concrete. I tracciati del raddoppio dovranno essere ripensati, perché l’impatto dell’opera sia davvero sostenibile, visto che attraversa attività commerciali, proprietà private, in alcuni tratti anche zone residenziali e ricade su ambienti protetti, perché sulle sponde fluviali, oppure di interesse ambientale come il SIR di Chieti Scalo o, ancora, aree da tutelare perché ricche di falde acquifere. Alternative possibili, perché ogni territorio ha la proposta di un bypass ai tratti più impattanti, si tratta solo di creare un contesto operativo dove poter trasformare le istanze in realtà, dando seguito a progetti già esistenti e peraltro già vidimati anche da RFI, come capita a San Giovanni Teatino, Manoppello e Brecciarola, oppure pensabili con minore impatto di quello provocato oggi da espropri e dalla stesura attuale. Un tavolo che accompagni l’opera e che bisogna istituire in fretta, per essere davvero utili a una causa che non può fermarsi, né può alimentare contenziosi e mobilitazioni che un progetto così importante e i territori stessi non meritano. A questo ci auguriamo lavori Marsilio, per evitare che l’incontro del 9 sia solo un confronto su argomenti già ampiamente dibattuti e su cui è necessario agire con i territori e farlo al più presto, prima che facciano da soli”.

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Redazione IMN