“Mentre a palazzo Fibbioni si preoccupano solo degli eventi della Perdonanza, i problemi in città aumentano e non trovano mai soluzione, men che meno ascolto. Anche per un investimento strategico come il progetto della Scuola di formazione dei Vigili del Fuoco, non si è stati in grado di programmare, dunque di far fronte alle problematiche e quindi di informare nel migliore dei modi. Questo non sta avendo solo conseguenze sugli inquilini delle 10 piastre di Sassa NSI che per l’amministrazione dovranno rinunciare alla vita che conducono e alle relazioni conquistate in questi anni per far partire i lavori, con disagi, anche di natura psicologica, che tanto si è tentato di lenire nell’immediato post sisma; si staglia infatti all’orizzonte anche un altro problema che poteva essere evitato: la gara per le pulizie nei Piani Case dimostra che in Comune la mano destra non sa quello che fa la sinistra”. Così tuona in una nota stampa il consigliere comunale di Opposizione Paolo Romano, capogruppo di Italia Viva al Consiglio dell’Aquila.
“Ad oggi infatti sia il capitolato d’appalto in essere (che sta beneficiando di proroghe da diverso tempo) che quello che da circa tre mesi giace negli uffici del Comune senza essere valutato, comprendono anche la pulizia delle 10 piastre di Sassa NSI. – continua – Cosa succederà alla gara una volta che quelle piastre saranno stralciate perché assegnate alla scuola dei vigili del fuoco? È un quesito che qualcuno in Giunta si sarebbe dovuto porre e a cui si sarebbe dovuto rispondere in tempi non sospetti. Se è vero quanto dichiarato da Biondi, cioè che al progetto nazionale si stava lavorando da tempo, è inspiegabile che si sta correndo il rischio, di fatto, della diminuzione del servizio comunale di pulizia nei progetti Case e quindi delle risorse umane inizialmente impiegate. Significa correre il serio pericolo di perdere posti di lavoro al di là della cosiddetta clausola sociale. Anche le offerte economiche e tecniche consegnate si trovano davanti una modifica sostanziale del servizio con pesanti ripercussioni su quanto i potenziali affidatari avevano programmato. Tutto questo in un periodo post pandemico che ha reso già difficilissimo il mantenimento dei posti di lavoro da un lato e innalzato il costo della vita dall’altro. Tutto questo in una città che non aiuta quanto potrebbe, pur avendone le risorse, i cittadini in difficoltà economiche”.
“Abbiamo ragione da vendere quando diciamo che questa amministrazione non programma nulla e lavora sulla città senza considerare gli scenari, le tempistiche, le conseguenze, di fatto la vita delle persone. Non conoscendo nel dettaglio né la ratio né il cronoprogramma degli interventi della gran parte dei lavori che si stanno sventolando in città, tutto è lasciato al caso e all’indeterminatezza sulla pelle della gente“, così conclude.