In merito all’indagine sul sacerdote accusato di presunti abusi su minori, secondo fatti risalenti al 2005, arriva un comunicato stampa, all’indirizzo della nostra Redazione, da parte dell’avvocato Pasquale Milo, legale difensore del sacerdote. «L’avvocato Pasquale MILO del Foro di Avezzano, quale difensore di fiducia del sacerdote indagato per presunti abusi su minori, nell’interesse del proprio assistito, evidenzia che lo stesso – contrariamente a quanto pubblicato su altro quotidiano il 5 giugno – non è mai stato ‘sospeso’ né è ‘in attesa delle decisioni del giudice’, posto che il processo canonico si è concluso favorevolmente allo stesso con decreto del 20/10/2017 che lo ha dichiarato ‘non colpevole’ per i medesimi fatti che lo vedono attualmente indagato dinanzi alla A.G. ordinaria».
«Sul punto evidenzia che il processo canonico è durato oltre 2 anni con acquisizione di prove documentali e soprattutto testimoniali, che hanno portato ad escludere qualsivoglia responsabilità del sacerdote. Parimenti non emerge dagli atti del procedimento che il proprio patrocinato sia stato accusato da ‘una decina di ragazze, diventate maggiorenni che hanno presentato formale denuncia’ ove si osservi che anche il procedimento in corso non è stato iscritto su denuncia sporta dalla presunta persona offesa da reato, ma in relazione ad un diverso procedimento che vede il proprio assistito persona offesa da reato, con indagini in corso a cura della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino».
«Del tutto infondata è inoltre l’affermazione del giornalista in ordine alla circostanza che: ‘Se queste dichiarazioni trovassero conferma, la posizione del sacerdote, già indagato per violenza sessuale, potrebbe aggravarsi. Perché si tratterebbe di episodi di pedofilia e dunque un reato diverso da quello finora ipotizzato nei suoi confronti’, atteso che l’imputazione, ancorché provvisoria, è di diverso tenore. Ritiene inoltre che il procedimento si concluderà favorevolmente al proprio assistito, che ha piena fiducia nell’operato della magistratura».
Fonte: Avvocato Foro di Avezzano, Pasquale Milo
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