Mille persone in venti giorni. Non è un numero, è un atto d’amore verso l’arte. La mostra “Sacrum”, allestita negli spazi del Castello Orsini appena rinnovati dall’amministrazione Di Pangrazio e allestita dalle curatrici Flavia De Sanctis e Daniela Villa e Emanuela Ceccaroni, ha già sancito il suo successo, non con il clamore delle mode effimere, ma con la forza dei capolavori autentici del territorio marsicano.
Pochi pezzi, ma selezionati con un rigore che oggi sembra smarrito nei mercati del consumo culturale: ed ora, altre novità: il piccolo e prezioso trittico in avorio del XIV secolo, che proviene dalla chiesa di San Nicola ad Alba Fucens, e le Bullae Indulgentiarium di Bonifacio VIII – 1295 e 1300 – che gridano alla storia l’incontro tra fede, potere e comunità. Qui non c’è spettacolo, c’è sostanza. Non l’abbaglio, ma la verità.
La mostra racconta come si possa fare cultura senza tradirne il senso: restituire identità. È un’operazione di scavo – nel tempo e nell’anima – che ha conquistato appassionati e turisti e ora sembra catturare l’attenzione delle scuole che cominciano a prenotare le visite. Un pubblico che ha compreso e accolto, la proposta perché ha riconosciuto in “Sacrum” non la sterile ripetizione del già visto, ma la rivelazione di una memoria che appartiene a tutti.
Dal Paleolitico fino al contemporaneo, l’esposizione compone un racconto che, con forza e poesia, mostra come nella Marsica l’arte sia stata spesso un riflesso della religiosità, un “sacrum” che plasma la forma, l’immagine, la materia stessa. È la prova che anche qui, lontano dai centri canonici, pulsa un patrimonio degno non solo di tutela, ma di ammirazione e di orgoglio.
E a cui – come sottolinea l’assessore comunale Alessandro Pierleoni – “abbiamo dato una sede degna e rinnovata: la pinacoteca del castello Orsini risistemata e idonea ad accogliere eventi di alto livello. Sacrum è l’ esempio che Avezzano ha un luogo pronto ad accogliere le grandi mostre”.
E allora non resta che ricordare la partnership che ha permesso tutto ciò ovvero Diocesi e Comune di Avezzano, Ministero della Cultura, Soprintendenza archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo, Direzione Regionale Musei Abruzzo, Soprintendenza Archivistica e Biografica dell’Abruzzo e Molise, Archivio di Stato dell’Aquila, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, e Associazione Antiquaè che ha allestito, curato e organizzato l’evento. E invitare chi ancora non l’ha fatto a visitare il Castello Orsini. Non è necessaria la prenotazione, consigliata per le comitive. L’ingresso è gratuito.
Comunicato stampa