Tutto è incominciato due settimane fa, quando la squadra rovetana, presieduta da Alessandro Mancini, giovane vertice della compagine marsicana di appena 31 anni di età, aveva optato per un campo lontano geograficamente parlando, ma probabilmente a norma di Circolare Gabrielli, quello del Gran Sasso di L’Aquila, per via di una questione connessa prettamente al contenimento in totale sicurezza delle due tifoserie. Ma la FGIC Abruzzo ha dato un primo stop: sì, perché, secondo la versione raccontata dal presidente, questa opzione di campo poteva essere anche vissuta come un modo di falsare la partita e, quindi, di conseguenza le trame del Campionato di Prima Categoria, Girone B, dove è finita la squadra riformata e rifondata di Città di L’Aquila. A quel punto, le scelte e le proposte, cronologicamente parlando, passano per l’erba di ben sei campi diversi di calcio, fra cui anche quello del Capistrello, militante nel Campionato di Eccellenza, ma anche lì un disagio connesso agli impianti di illuminazione (doverosi per il fatto che il fischio d’inizio ci sarebbe stato di pomeriggio) «non sufficienti per illuminare correttamente tutto il campo», ha fatto retrocedere il passo dell’Atletico, formazione di casa. Ultima scelta, il campo di Magliano de’ Marsi, respinta in ultima battuta.
«Tre punti o un punto di penalizzazione e la multa – afferma il presidente dell’Altetico, che ha seguito la trafila dal comincio alla fine – saranno l’amaro bottino di questa domenica del calcio. Il nostro Campo casalingo, invece, quello di Civitella, è stato vietato – spiega Mancini – dalla Questura direttamente per una questione di sicurezza sugli spalti, essendo i due ingressi delle tifoserie avversarie molto vicini tra di loro, così almeno ci è stato comunicato, in base alla normativa esposta e contenuta nella Circolare Gabrielli. Quasi tutti i problemi che sono sorti sui vari terreni di gioco, sono dovuti a queste regole molto ferree», dice. Ora il Civitella rischia, quindi, tre punti al massimo di penalizzazione in classifica e una multa, con la vittoria a tavolino per L’Aquila sul piatto della bilancia. Il problema del contenimento delle due tifoserie e il nodo della sicurezza degli spalti potrebbero, in realtà, ripresentarsi anche per altri match futuri, prefigurando, all’orizzonte, la stessa e medesima condizione che si è espressa in casa del Civitella.
L’ASD Città di L’Aquila, dal canto suo, ha lanciato sulla sua pagina social, nella giornata di ieri, una nota stampa, diramata dalla squadra marsicana in primis, in cui avvisa i tifosi che la partita Atletico Civitella Roveto-ASD Città di L’Aquila non sarà disputata. «Dopo numerosi e vani tentativi per la ricerca di un impianto sportivo adeguato per ospitare la partita con la società L’Aquila […] ci troviamo costretti a non poter disputare la partita». La comunicazione, di fatti, è della dirigenza dell’Atletico Civitella Roveto, girata via mail alla FIGC Abruzzo. La gara si sarebbe dovuta disputare al ‘Comunale’ di Magliano De’ Marsi, ma il Delegato allo Sport della locale Amministrazione ha fatto sapere alla FIGC Abruzzo di non poter «mettere a disposizione la propria struttura in quanto risulterebbe inagibile la tribuna». Di conseguenza, viste le due comunicazioni, il Comitato Regionale Abruzzo della FIGC ha deciso che il match Atletico Civitella Roveto-ASD Città di L’Aquila non si svolgerà.
Anche l’ultima chance finale, quindi, ossia il gran ritorno della proposta del Gran Sasso d’Italia-Italo Acconcia, è sfumata in men che non si dica: «Si sarebbe potuto giocare alle ore 18 e 30 di sera, ossia dopo la partita delle 15, oppure in fascia mattiniera. Nel pomeriggio, però, non si poteva sempre per problematiche connesse all’impianto di illuminazione, mentre la mattina il match è saltato per via di alcune valutazioni affrontate da L’Aquila Calcio». Partita persa a tavolino e penalizzazione in classifica (i punti in meno verranno decisi dal giudice sportivo nella giornata di giovedì prossimo) più multa di circa 200/300 euro, che senza dubbio pesa non poco sulle spalle di una squadra di calcio con dirigenza molto giovane, che va avanti con le sue sole forze. «Mancato incasso della partita, con surplus della multa: per noi un pugno nello stomaco», dice Alessandro.
La stessa FIGC Abruzzo fa sapere che i provvedimenti disciplinari agganciati alla mancata disputa del match saranno resi noti nel suo prossimo Comunicato Ufficiale. Ieri, negli spogliatoi del Civitella, l’amarezza serpeggiava sovrana, come naturale che fosse. «All’inizio, – conclude il presidente – nessuno voleva andare avanti; poi con il passare del tempo, però, hanno prevalso la voglia e la grinta di dimostrare che ciò che ci è successo, comunque, non ci fermerà».
L’approfondimento della tematica vi sarà questa sera stessa, durante la nostra trasmissione sportiva in diretta ‘InfoMediaSport’, dalle ore 21. Seguiteci!
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