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Salute e disagi mentali, grido d’allarme di ‘Cittadinanzattiva’

La nostra associazione è e vuole essere un occhio vigile su cosa accade ai cittadini quando entrano in contatto con la sanità

La nostra vuole essere oltre che una denuncia pubblica per coinvolgere la sensibilità collettiva, anche un forte grido d’allarme.

Non diciamo novità quando affermiamo che a causa della pandemia i sintomi correlati a disagi psichici sono in forte aumento e che i giovani sono maggiormente colpiti, è stato evidenziato anche dalla nostra inchiesta nazionale.

Non è un caso che proprio nello scorso giugno si è svolta la seconda Conferenza Nazionale “per una salute mentale di comunità” promossa dal Ministero della salute, a venti anni dalla prima, ove si è affermato ancora una volta il diritto alla cura e alla integrazione con servizi di prossimità.

Negli ultimi mesi riceviamo spesso segnalazione di servizi non efficaci e non efficienti per la cura delle persone che soffrono di disturbi mentali.

Fin dal febbraio dello scorso anno abbiamo richiesto l’attivazione di un tavolo tecnico ove potessero confluire tutti i soggetti che si occupano di salute mentale (pubblici, associazioni del terzo settore, sindacati, etc.) e lo scorso maggio abbiamo rinnovato l’invito, ma senza ottenere alcuna risposta.

Gli indicatori che misurano la qualità dei servizi di salute mentale (TSO, Suicidi, morti in solitudine) pur non potendo avere dati certi ci sembrano, leggendo gli articoli di cronaca degli ultimi mesi, alquanto allarmanti.

Ci sono pervenute centinaia di mail di genitori disperati per chiederci aiuto perché sia garantito il servizio di neuropsichiatria infantile, che ha visto L’Aquila una eccellenza a livello nazionale, e nonostante la richiesta alla direzione generale e sanitaria di come intendono gestire la questione ancora una volta non abbiamo avuto alcuna risposta.

In Abruzzo nel quadriennio 2015-2018 c’è stato un sensibile aumento dell’utilizzo di farmaci neurolettici intorno al 40%, bisogna aumentare l’adeguatezza delle cure in termini di continuità di rapporto, stabilire una relazione terapeutica fiduciaria, a comprendere le dinamiche relazionali, ad esplorare i determinanti sociali che in modo così notevole impattano su decorso ed esiti dei disturbi psichiatrici, per diminuire il carico di interventi urgenti e quindi la necessità di gestione tramite terapie farmacologiche ad alto dosaggio e/o di ricoveri ospedalieri

La nostra associazione è e vuole essere un occhio vigile su cosa accade ai cittadini quando entrano in contatto con la sanità ed essere a supporto dell’amministrazione perché i servizi vengano migliorati, oggi però notiamo una sempre maggiore difficoltà di dialogo che nuoce non a noi, ma a tutti perché ognuno di noi domani può essere un paziente!

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