“Sono in Italia. Non ho certezze che ci andrò, ci stiamo lavorando.
E si va se serve, certezze non ce ne sono. La richiesta di aprire i porti viene da più parti: bisogna insistere. Ci sono buone relazioni, rappresentiamo milioni di italiani”. Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, a Sabato Anch’io su Rai Radio Uno. “Per alcuni sarei già partito ieri. Non è un viaggio di piacere: si va se serve. Non vado a nome del governo, do il mio mattoncino”.
“Il mio è un rafforzare l’opera del governo, non è un sostituirmi a nessuno. Il 2 giugno a Mosca? Non dipende da me. Sono piccolissimo e faccio quello che posso, mattoncino su mattoncino. Il problema non è se Salvini parte o meno ma per quante altre settimane le rassegne stampa parleranno ancora di armi e di crisi. Qualunque politico dovrebbe fare il suo. Mi piacerebbe che tutti potessimo andare a Mosca. Da Letta battuta di dubbio gusto, non vado a giocare a bocce”, afferma il leader della Lega.
“Si parla di una fusione con Fi? Tendo a escluderlo. Il centrodestra sarà compatto. Poi noi abbiamo risposto presente all’appello di Mattarella. Nel futuro spero ci sia un governo del centrodestra. Sulla leadership decidono gli italiani che sono saggi”, afferma Salvini.
“Non commento ipotesi di viaggi anche abbastanza improbabili. Quindi non faccio alcun commento”. È il commento del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in merito al viaggio annunciato dal leader della Lega Matteo Salvini.