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San Sebastiano dei Marsi: sabato cultura in primo piano

Presentazione del volume "San Sabastiano dei Marsi il paese della memoria", alla presenza degli autori, dell'editore e di Stephen Acunto-Berardini

Sabato 6 luglio, alle 11.30, presso l’Hotel Gemma a San Sebastiano dei Marsi, presentazione del volume “San Sebastiano dei Marsi il paese della memoria” di Pino Coscetta, Ermanno Grassi, edito da Solfanelli.

Saranno presenti gli autori e l’editore Marco Solfanelli e l’intervento di Stephen Acunto-Berardini presidente fondatore della Beacon International Holdings.

Alle 13.00 seguirà un lunch.

Miche Berardini, nato a San Sebastiano dei Marsi il 29 aprile del 1858, nel 1882 a 24 anni emigrò in America. Anche lui cercava fortuna nel nuovo mondo, ma a differenza della maggior parte degli emigranti di quegli anni difficili non sbarcò a New York alla ricerca di un qualsiasi lavoro ma in veste di rampante imprenditore. Dopo essersi brevemente guardato intorno decise di investire i suoi risparmi prendendo in appalto il prolungamento del tronco ferroviario di Oyster Bay, davanti a Ellis Island, quello stesso isolotto destinato dieci anni dopo a divenire il famigerato punto di sbarco e smistamento per gli immigrati negli Stati Uniti d’America.

La Long Island Rail Road, aperta nel 1834 e ancora in funzione ed è una delle più antiche tratte ferroviarie suburbane degli Stati Uniti. Dopo quel felice esordio Michele appaltò altre linee ferroviarie nel Connecticut, nel Kentuky e in altri Stati limitrofi. Molti suoi dipendenti, italiani del centro-sud, principalmente abruzzesi e napoletani, affidavano a lui i propri risparmi da inviare alle famiglie rimaste in Italia. Bastò poco all’imprenditore ferroviario Michele per capire che quello sarebbe diventato il suo nuovo mestiere: il banchiere.

Messo da parte il ruolo di appaltatore ferroviario nel 1886, appena quattro anni dopo il suo approdo negli Stati Uniti, aprì al 34 di Mulberry Street di New York la “Michele Berardini State Bank”, prima banca di Stato italiana a New York. Il capitale del primo anno è modestissimo: 704 dollari e 57 centesimi e le rimesse telegrafiche del sistema bancario Berardini ammontano a 139.000 lire. Il sistema delle rimesse telegrafiche in Italia è la chiave vincente: da quel lontano 1886 al 1925 la “Berardini State Bank” rimette in Italia più di un miliardo di lire, per la precisione 1.025.898.975 lire italiane.

Il successo della banca è testimoniato anche dalle quattro succursali aperte a cavallo dei due secoli a Boston, a Philadelphia, a Pittsburg e a Napoli dove Michele Berardini, rientrato in Italia, il 13 gennaio 1924 conclude la sua vita terrena. Il giorno dopo sul Mattino di Napoli da lei fondato, la giornalista-scrittrice Matilde Serao scrive:

Così come tanta parte dei miei lettori non potranno oggi leggere questo nome senza uno stringimento al cuore, io non sono riuscita a scriverlo senza un tremito della mano. Fino a pochi giorni orsono avevamo visto Michele Berardini ancor vegeto, robusto esuberante dirigere la sua banca di via Nicola Amore 3, succursale di quella da lui impiantata nel 1886 a New York in Mulberry Street (…) Egli apparteneva a quelle nature di eccezione dotate di una perenne giovinezza, sulle quali pare il Tempo non abbia alcun diritto, destinate come ci sembrano dai Fati ad un perenne instancabile fervido lavoro.

Chi di quanti – e sono legione – hanno conosciuto e ammirato il grande Michele Berardini il grande suscitatore di energie, sempre al suo posto di combattimento, come un capitano sul ponte della sua nave guidare, invigilare, prodigarsi con l’esempio e col consiglio riesce oggi a concepirlo lì, freddo ed immoto, in una bara con le mani inerti ed il cervello per sempre senza pensiero! Ah no, gli uomini di quella tempera non dovrebbero mai morire…”.

Michele, con sua moglie, Mary Garbarino, genovese, ebbero cinque figli, i primi Berardini nati in America: Loretta, Fillippo, Michele, Modesto, e Alfonso. Loretta sposò il professore Stefano Giovanetti Acunto, compositore di musica nato a Lipari dove c’è ancora Casa Acunto, oggi Municipio e in parte biblioteca dell’isola. Loretta e Stefano ebbero tre figli, Dina, Gloria, e Stephen Acunto. Quest’ultimo sposò Mercedes Biaggi Bisordi, di madre ticinese e padre pisano giunto in America da Loreto Aprutino; i loro figli sono Stephanie Thompson, Donna D’Angelo, Loretta Markevics e Stefano Acunto-Beradini, Servitor come Console Onorario d’Italia in New York, Presidente della Italian Academy Foundation e Presidente di Beacon International Group (www.big.com), residente con la moglie Carole Haarmann, in Greenwich, Connecticut, e a Palm Beach, Florida; Stephen e Carole hanno due figli, Stephen sposato con Veronica White a loro volta con due figli, Enrico e Edoardo, e Claudia Palmira, sposata con Mauro Benedetti, che hanno un figlio, Ludovico. Anche quest’ultimo Stephen e la sua famiglia sono parimenti coinvolti con il padre Stephen III alle iniziative a favore di San Sebastiano dei Marsi, il paese natale del loro celebre avo, il banchiere Michele Berardini.

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