Durante l’anno scolastico 2016-17 la classe terza media dell’Istituto comprensivo Balsorano San Vincenzo Valle Roveto ha preso parte al progetto “Arduino a scuola: prototipi dove l’esperimento diventa esperienza”.
“Arduino” è una piattaforma tecnologica che permette di realizzare progetti ed esperimenti. Grazie ad essa, i sette studenti della scuola media hanno avuto la possibilità di apprendere gli elementi base di elettronica e fisica e di creare, per esempio, effetti con led, come giochi di luce, o sensori che possano misurare la gradualità di luce in un ambiente.
La piattaforma, che necessita di una programmazione rappresenta, dunque, un modo per avvicinare i ragazzi alla tecnologia e dar loro un imput per spronarli ed appassionarli. «I ragazzi – ha affermato Sandro Di Rocco, consigliere comunale con delega alla Cultura e docente di tecnologia – sono stati entusiasti, appassionati e curiosi di vedere come funziona l’hardware “Arduino”, erano molto stimolati nel chiedere le cose».
Domani, sabato 27 maggio, gli studenti esporranno i loro progetti realizzati durante l’anno scolastico nella sala consiliare del comune di San Vincenzo Valle Roveto. Saranno presenti la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo, l’amministrazione comunale, i genitori. La manifestazione è, inoltre, aperta al pubblico.
Il consigliere Di Rocco, dal canto suo, ha proposto di omaggiare i partecipanti al progetto un piccolo kit con tutto il necessario per continuare a fare esperimenti con la piattaforma “Arduino” anche a casa.
«Dietro il progetto c’è l’interesse del Comune – spiega – Di Rocco – di creare cittadini futuri che abbiano un certo livello di istruzione scolastica. Inoltre – conclude – c’è bisogno di interagire e collaborare per dare risalto, tramite progetti interessanti, anche ai piccoli Comuni».
Il “Progetto Arduino” è parte, in realtà, di un programma più ampio chiamato “Progetto dopo scuola” diviso in due parti: una più tecnica riguardante appunto l’harware, e una umanistica, nell’ambito della quale un insegnante ha seguito tre quattro ragazzi con problemi di apprendimento, tra l’altro, con buoni risultati.
di Antonella D’Angelo
Foto di: Marsicanews