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Sanità: adempimenti Lea 2014, la regione Abruzzo ottiene lo sblocco di 70 milioni

Lo “stato di salute” della sanità abruzzese migliora ancora e la Regione ottiene dal Tavolo di Monitoraggio lo sblocco di 70 milioni di euro di premialità per gli adempimenti Lea 2014. È il risultato più importante conseguito al termine della riunione che si è svolta questa mattina a Roma e a cui ha partecipato l’assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci.

«Il Tavolo – spiega Paolucci – ha certificato l’adempienza piena di tutti gli obiettivi fissati per il 2014. Questo ha comportato lo sblocco delle somme, che potranno così essere impiegate per continuare il percorso di implementazione dei servizi offerti ai nostri cittadini». Nel corso dell’incontro con i delegati dei ministeri vigilanti (economia, finanze e salute, oltre alle strutture tecniche competenti) è emerso che nel 2015 il punteggio sui Lea, i livelli essenziali di assistenza, ha registrato un netto e ulteriore trend positivo: il punteggio provvisorio si attesta a 181, rispetto al 163 raggiunto alla fine del 2014 e al 146 del 2013.

«Questo certifica – continua -Paolucci – che negli ultimi 2 anni la qualità del servizio erogato all’utenza dal sistema sanitario regionale ha fatto notevoli passi in avanti. Un risultato che premia gli sforzi, spesso impopolari o resi tali dalla forte strumentalizzazione, messi in campo dalla Regione e che ci spinge a proseguire nel percorso intrapreso. Un risultato che andrebbe sottolineato come straordinario da tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza».

Sono relativamente positivi anche i primi dati riferiti all’anno 2016: i conti della sanità abruzzese chiudono in perdita per 23 milioni, 14 in meno dei 37 milioni previsti nel piano di riqualificazione approvato nel giugno dello scorso anno e presentato ai ministeri affiancanti. Le coperture saranno definite con gli utili della Gestione Sanitaria Accentrata. La Regione si è inoltre impegnata a rafforzare la struttura regionale della sanità e a presidiare contenziosi con erogatori privati ospedalieri ed extraospedalieri, oltre che con i medici di medicina generale per gli accordi del 2006.

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