“Dalla pandemia il centrodestra non sembra aver imparato la lezione, che dovrebbe suggerire di invertire il rapporto tra ospedale e medicina del territorio, promuovendo servizi e prestazioni di prossimità per il cittadino facendo sì che si snelliscano le liste d’attesa e si decongestionino i nosocomi. All’Aquila si fa il contrario, sia rispetto ai presidi esistenti – tanto è vero che i nuclei di cure primarie sono a rischio chiusura perché la Asl non consente la sostituzione dei medici andati in pensione con i nuovi professionisti – sia rispetto alla programmazione futura considerando che, contravvenendo al Dm 77, la Casa di comunità è stata localizzata all’interno del San Salvatore”.
Così Stefano Albano e Nello Avellani, capogruppo al Consiglio comunale dell’Aquila e segretario cittadino del Partito democratico, annunciando l’adesione del Pd alla manifestazione in difesa dei Nuclei di Cure Primarie indetta dai sindacati per giovedì 22 febbraio.
“Se da un lato, dunque, assistiamo a un’assenza di pianificazione, dall’altro le decisioni vengono assunte senza alcuna concertazione, a partire dalle scelte sull’utilizzo dei fondi del Pnrr”, aggiungono Albano e Avellani, che ricordano come “abbiamo anche richiesto la convocazione di un Consiglio comunale straordinario sul tema della sanità, fissato per lunedì prossimo, 26 febbraio alle ore 15,00, sulla base di un ordine del giorno condiviso con tutti i gruppi di minoranza che illustreremo alla stampa venerdì mattina”.
“Abbiamo risposto all’appello dei sindacati e degli operatori partecipando all’assemblea della scorsa settimana”, affermano, “nella convinzione che vadano modificati tutti gli atti con cui la Asl di fatto impedisce la sostituzione dei medici in quiescenza. Caso unico in Abruzzo, se si considera che nelle altre province i subentri sono continui e con cadenza periodica in modo da assicurare sempre lo stesso livello di assistenza e migliorare il servizio prestato ai pazienti”.
Comunicato stampa