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Sanità Alto Sangro, Cgil: “Più tasse, meno servizi”

"La Sanità Pubblica è un servizio fondamentale e irrinunciabile"

“Passa il tempo e arriva la bella stagione, ma nel territorio dell’Alto Sangro il medico del 118 continua a mancare. Infatti, per l’intero mese di aprile, il servizio del 118 sarà garantito unicamente da un infermiere e da un’autista di un’ambulanza, senza un medico”. E’ quanto si legge nella nota a firma del Segretario CGIL L’Aquila, Francesco Marrelli.

“E questa non è nemmeno la prima volta che si verifica una situazione del genere. Anzi, la carenza di personale medico nel servizio del 118, in Alto Sangro, va avanti da tempo, troppo, con gravi ripercussioni sul diritto alla salute di tutti i cittadini e le cittadine dell’Alto Sangro, siano essi residenti nei comuni del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e/o turisti e turiste. Diritto alla salute che, va detto, rischia, stanti fatti, di non essere affatto tutelato dal sistema sanitario nazionale, con la conseguente compromissione del benessere dei cittadini e delle cittadine. Senza contare che questa situazione aggrava il processo di desertificazione delle nostre aree interne, che, di fatto, sono state deprivate di un servizio pubblico fondamentale e cioè quello sanitario. E ciò, in direzione opposta e contraria alle esigenze della collettività che, invece, ha bisogno che venga potenziata la continuità assistenziale ospedale-territorio, secondo un nuovo modello organizzativo sanitario finalizzato alla realizzazione di una sanità più vicina alle persone e al superamento delle disuguaglianze. Se, poi, pensiamo anche a quanto da ultimo verificatosi circa gli avvisi di pagamento inviati a migliaia di cittadini e di cittadine per presunte mancate disdette di prestazioni sanitarie spesso fruite o correttamente annullate e al recente aumento dell’Irpef annunciato dalla politica e dalle istituzioni per ripianare il debito sanitario in Abruzzo, anziché per incrementare la qualità dei servizi, non possiamo che reagire con sentimenti di sconcerto, rabbia e precarietà. Aumentano, infatti, le tasse, ma crolla la qualità dei servizi, in barba alla continuità assistenziale ospedale-territorio e alla medicina di emergenza/urgenza, di prevenzione e, in generale, alla necessaria modernizzazione del sistema sanitario. E ciò vale a maggior ragione se si pensa al territorio dell’Alto Sangro che, proprio per le sue caratteristiche e la sua vocazione, avrebbe bisogno di attenzioni e di una specifica attività di programmazione sanitaria”.

“La Sanità Pubblica è un servizio fondamentale e irrinunciabile, anche e soprattutto per la crescita sociale ed economica del territorio, eppure proprio nel nostro territorio i cittadini e le cittadine devono fare i conti con un sistema sanitario che fa acqua da tutte le parti, tanto da costringere alcuni di essi a pagarsi le cure altrove o, se non hanno risorse economiche sufficienti, a rinunciare alle cure”.

“Così stando le cose, è necessario procedere adesso, senza più aspettare, per affrontare in modo definitivo e strutturale le criticità che affliggono il nostro sistema sanitario e che in questi anni si sono manifestate con sempre maggiore gravità sul territorio e, in special modo, nell’Alto Sangro. Criticità che, senza un’attività di programmazione immediata, seria e concreta, rischiano di compromettere la salute dei cittadini e delle cittadine, sempre più esasperati da un sistema sanitario che non funziona, ma che costa sempre di più”.

“Bisogna, quindi, rimettere al centro il diritto alla salute, attraverso un sistema sanitario pubblico, universale, egualitario e gratuito, che, a prescindere dal luogo in cui si nasce o si vive, garantisca a tutti e a tutte il diritto alle cure”.

“Dal canto nostro, continueremo la nostra lotta e la nostra mobilitazione a difesa del diritto alla salute e di tutto il nostro territorio. Infatti, il 03 aprile p.v., ore 14.00, davanti al Consiglio Regionale della Regione Abruzzo, si terrà una manifestazione alla quale invitiamo tutti e tutte a partecipare, per chiedere a gran voce un’amministrazione della cosa pubblica trasparente, partecipata e finalizzata sistematicamente alla tutela della corretta, efficace e funzionale fruizione del servizio sanitario pubblico”.

Comunicato stampa

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