COMUNICATO STAMPA
Così in una nota congiunta i consiglieri comunali dell’Aquila dei gruppi Partito Democratico, L’Aquila Coraggiosa, Passo Possibile, Azione, L’Aquila Nuova e 99 L’Aquila.
“Una narrazione falsa”, proseguono i consiglieri, “che fa particolarmente male di fronte alla realtà in un campo in cui, almeno il rispetto, sarebbe dovuto ai cittadini che non riescono più a curarsi né a far curare i propri familiari. Dispiace l’assenza del sindaco e di Marsilio perché noi avremmo voluto, su questo tema che è di tutti e non di una parte, provare a trovare soluzioni vere a vantaggio della gente; la loro assenza, di fatto, non lo ha reso possibile il che, onestamente, è veramente sbagliato e profondamente ingiusto”.
“Il sospetto è che la loro attenzione fosse rivolta, più che all’Aquila, alla Sardegna dove, per la prima volta da un bel po’, si è fermata l’onda lunga della destra che evidentemente, passata la luna di miele delle vittorie, lì come qui, poi quando amministra lo fa male”, aggiungono i consiglieri della minoranza.
“Quello di Marsilio, Biondi e Romano resta insomma soltanto di un racconto, tanto è vero che finché si tratta di fare propaganda sulla stampa gli esponenti del centrodestra fanno a gara di visibilità, ma quando poi si tratta di metterci la faccia in un consesso pubblico, davanti alle cittadine e ai cittadini, la musica cambia”.
“Non soltanto infatti risultavano assenti Marsilio e l’assessore regionale alla salute Nicoletta Verì, ma era assente il sindaco Biondi, che ha lasciato quindi l’incombenza di difendere il racconto propagandistico di Fratelli d’Italia sulla sanità al manager Romano, visibilmente in difficoltà durante tutto il dibattito consiliare. Biondi infatti, avvistato in città presso un noto pub pochi minuti prima dell’inizio dei lavori dell’assise civica, ha preferito disertare salvo poi inviare una squallida nota in cui insulta i medici di famiglia dei Nuclei di cure primarie insinuando che la battaglia a difesa dei presidi di sanità territoriale nasconda in realtà un interesse economico. Spieghi perché allora nelle altre province d’Abruzzo si consentono i subentri dei medici di famiglia e i Nuclei di Cure Primarie non sono a rischio chiusura!”.
“Un atteggiamento tipico di Fratelli d’Italia, partito che insulta coloro che chiedono risposte: lo avevano fatto anche con i presidi sul dimensionamento scolastico. Peccato che il sindaco non abbia avuto il coraggio di venire a dire queste cose in faccia ai medici in consiglio comunale, guardando negli occhi il personale amministrativo ed infermieristico dei nuclei di cure primarie che rischia il proprio posto di lavoro”.
“Al termine dei lavori”, proseguono i consiglieri comunali di opposizione, “il centrodestra aquilano ha approvato l’ennesimo documento insulso ed inutile, respingendo l’ordine del giorno che avevamo preparato con il coinvolgimento di medici, infermieri, amministratori locali, sindacati e associazioni di rappresentanza dei pazienti, confermando la chiusura e la mancanza di disponibilità al dialogo”.
“Ma c’è di più: nel loro ordine del giorno era presente un punto che chiedeva addirittura che la Prefettura prendesse provvedimenti disciplinari contro i medici! I consiglieri di centrodestra hanno poi eliminato quella vergogna proprio perché soli e in evidente difficoltà davanti alla forza delle nostre ragioni”.
“Riteniamo pertanto”, concludono i consiglieri di minoranza, “che il tempo della propaganda e della mistificazione sia terminato, pertanto giovedì 29 febbraio mattina, terremo una conferenza stampa unitaria dei consiglieri comunali di opposizione per riportare alla città fedelmente quanto emerso dai lavori consiliari di ieri e fare un’accurata analisi della sanità nel nostro territorio”.